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Oggi la cerimonia

Bussolengo in festa per l'ordinazione di don Francesco Lampronti

Don Francesco Lampronti
Don Francesco Lampronti
Don Francesco Lampronti
Don Francesco Lampronti

Oggi, sabato 4 giugno, il diacono don Francesco Lampronti, che nell’ultimo anno ha prestato servizio nell’Unità pastorale di Bussolengo di Santa Maria Maggiore e Cristo Risorto, sarà ordinato prete.

La celebrazione in Cattedrale a Verona inizierà alle 16 e sarà seguita anche da un nutrito gruppo di parrocchiani, in attesa della prima messa di don Francesco a Santa Maria Maggiore domenica 12 giugno alle 11.15. Don Francesco Lampronti di 25 anni, proveniente dalla parrocchia cittadina di San Francesco d’Assisi all’Arsenale, ha preso servizio nel 2021 all’Unità pastorale di Bussolengo, guidata dal parroco moderatore don Diego Righetti e dal parroco don Andrea Spada.

Una vocazione, la sua, nata dopo un viaggio in Terrasanta. «Durante la mia adolescenza», racconta don Francesco, «ho cercato la felicità coltivando le mie passioni e i miei progetti: facevo l’arbitro di calcio, mi interessavo di politica, volevo lavorare nel mondo dell’enologia. Alla fine del liceo, però, un pellegrinaggio in Terrasanta mi ha fatto riconsiderare tutta la mia vita e le mie priorità: ho capito che sarei stato veramente felice solo fidandomi del progetto di Dio su di me. Così sono entrato con fiducia ed entusiasmo in seminario e oggi, con gioia e speranza, rendo grazie al Signore per ciò che ha fatto nella mia vita e per il dono della vocazione».

Ordinato diacono lo scorso 11 aprile 2021, con ottobre, don Francesco ha iniziato il suo ministero nell’Unità Pastorale di Bussolengo. Conclude don Francesco: «Sono sinceramente grato a Bussolengo, dove ho potuto condividere questo periodo finale di formazione nel servizio pastorale».

Aggiunge il parroco moderatore don Diego Righetti: «Abbiamo avuto la possibilità di conoscere le doti di don Francesco in questo periodo di ministero e di servizio comune in parrocchia. Don Francesco ha avuto occasione di mettersi alla prova su tanti fronti: dai chierichetti ai ragazzi di seconda e terza media, da adolescenti e giovani al servizio liturgico. Ci ha dato una mano nei battesimi, nelle benedizioni ai defunti, ha organizzato momenti di festa per i ragazzi. Abbiamo pregato insieme e insieme trepidato per gli esami dell'ultimo anno di teologia. Noi preti dell’Unità pastorale abbiamo fatto il tifo per lui quando ha dovuto affrontare l'ultimo esame, quello molto impegnativo del baccellierato. Siamo grati al vescovo per avercelo affidato durante questi mesi e certi che farà tanto bene alla gente e alla chiesa, ovunque il Signore lo vorrà». 

Lino Cattabianchi

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