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Asini dilaniati da cani Ora è caccia al branco

I segni dell’attacco dei cani sulla povera puledrina
I segni dell’attacco dei cani sulla povera puledrina
I segni dell’attacco dei cani sulla povera puledrina
I segni dell’attacco dei cani sulla povera puledrina

Due asinelli, l’asina madre di 5 anni e la puledrina di una ventina di giorni, sono stati dilaniati da un attacco di un branco di cani selvatici l’altra notte nelle campagne poste tra San Giovanni Lupatoto, Cadidavid e Buttapietra. L’asina madre, alta circa 120 centimetri al garrese, è gravemente ferita alla coscia destra mentre la puledrina non è sopravvissuta al famelico assalto dei cani, avvenuto in piena notte ma scoperto soltanto il giorno dopo. I due animali facevano compagnia alle mucche della fattoria didattica Leso che produce frutta, salumi e formaggi negli ampi spazi di via Valle dove sono spesso ospiti anche scolaresche e che nota fra gli appassionati come l’Isola degli animali felici in quanto le mucche possono scegliere se passare la notte in stalla o fuori all’aperto nel prato. «Abbiano sentito intorno alle 4 e mezza della notte gli asini ragliare e lamentarsi ma soltanto il giorno dopo ci siamo accorti di quanto era accaduto» raccontati fratelli Elena e Daniele Leso, che conducono l’azienda agricola-fattoria didattica. «Quando ci siamo trovati davanti la puledrina sbranata che giaceva a terra con le cosce azzannate e il ventre aperto, e la madre ferita, ci è venuto un colpo al cuore per il dispiacere ed anche un forte senso di ribellione per l’offesa subita» raccontano i due fratelli. Lo sconcerto è ancora più grande se solo si pensa che «finora non ci era mai successo nulla del genere e neppure lontanamente pensavamo potesse accadere» proseguono Elena e Daniele Leso, «gli animali, ci chiediamo se siano soltanto cani, che hanno assalito i due poveri asinelli hanno prima abbattuto i paletti di sostengo del filo elettrico che delimita la zona di pascolo». C’è anche la speranza di venire a capo e presto di questo assalto: «Avevamo installato tempo fa una telecamera per la sorveglianza degli spazi aperti intorno alla fattoria le cui riprese, attualmente sotto esame, dovrebbero rivelarci qualcosa di più sulla dinamica dei fatti e sugli animali predatori. Qualcuno ci ha riferito che alcuni giorni addietro c’era stato un episodio del genere con delle pecore nelle campagne di Castel d’Azzano. Qualche conoscente ha avanzato l’ipotesi, che ci sembra a dire il vero un po’ azzardata, che l’assalto sia opera di lupi. Non sappiamo davvero cosa dire, per prima cosa rinforzeremo le difese e i sistemi di sorveglianza». I due fratelli dopo la scoperta dell’incursione a danno dei due asinelli hanno immediatamente interessato il loro veterinario ed informato il Servizio veterinario dell’Ulss 9 nonché gli uffici dell’ex guardia forestale per porli al corrente dell’accaduto. «La puledrina è morta e la madre ha subito un profondo decorticamento con forti abrasioni», fa sapere il Servizio veterinario dell’Ulss 9 operativo nel distretto sanitario di San Giovanni Lupatoto, «le ferite inferte e le modalità con le quali si è svolto l’assalto alle prede, ad esempio con l’abbattimento del filo elettrico di recinzione, fanno pensare ad un gruppo «organizzato» di animali rinselvatichiti, che potrebbe essere composto di almeno tre o quattro cani, anche di una certa dimensione». All’Ulss 9 non c’è la volontà di restare indifferenti all’evento di alcuni giorni fa che anzi, preoccupa non poco e non solo chi sta ai vertici sanitari: «Stiamo seguendo con attenzione il fenomeno» concludono i veterinari dell’Ulss. •.

Renzo Gastaldo

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