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West Star, passo decisivo per arrivare al museo

L’ex base Nato ad Affi
L’ex base Nato ad Affi
L’ex base Nato ad Affi
L’ex base Nato ad Affi

La Giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità tecnica ed economia del progetto di riqualificazione dell’ex base militare West Star, scavata nel Monte Moscal, per presentare domanda di finanziamento alla Regione Veneto. L’ex bunker antiatomico della Nato è stato acquisito dal Comune, dall’Agenzia del demanio, a titolo gratuito, nel 2018. L’assegnazione è subordinata alla realizzazione, entro il 2021, di interventi di valorizzazione dell’immobile, pena la riconsegna della struttura allo Stato. Il consiglio comunale, l’anno scorso, ha demandato alla giunta tutte le attività operative per la realizzazione del progetto di riqualificazione complessiva finalizzato alla realizzazione di un museo interattivo dedicato alla Guerra fredda collegato a un circuito museale europeo. Alla giunta spettano anche la verifica dei necessari finanziamenti sia pubblici che privati, gli interventi di messa in sicurezza del sito, di pulizia e la manutenzione. Tra i compiti della giunta c’è pure la predisposizione dello studio di fattibilità per la realizzazione del progetto. Il tutto tenendo conto delle risorse necessarie per gli interventi, degli introiti stimati per la gestione del museo e delle strategie di marketing da usare. I lavori per la messa in sicurezza riguardano l’allestimento delle dorsali di distribuzione dell’energia elettrica, la realizzazione dell’illuminazione di emergenza e della segnaletica della via di fuga, l’installazione dei rilevatori di fumo e degli estintori in polvere in caso di incendio, la realizzazione della rete wi-fi, la sistemazione dell’area esterna del futuro museo della Guerra fredda con opere per l’accoglienza dei visitatori. Il responsabile per le fasi della programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione degli appalti dei lavori di manutenzione straordinaria è l’architetto Ennio Residori dell’area Lavori pubblici e patrimonio del Comune. Residori ha predisposto lo studio tecnico di fattibilità che comporta una spesa complessiva di poco meno di 200mila euro. Questo importo, ha specificato la giunta comunale, verrà finanziato solo dopo che la Regione Veneto comunicherà la cifra, concessa al Comune, per quest’opera. •

L.B.

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