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«Vogliamo un gestore unico per 15 anni»

Piscine esterne del complesso sportivo comunale Gardacqua
Piscine esterne del complesso sportivo comunale Gardacqua
Piscine esterne del complesso sportivo comunale Gardacqua
Piscine esterne del complesso sportivo comunale Gardacqua

Cupola quasi sistemata, firma del contratto in dirittura d'arrivo, ma anche molte domande delle opposizioni. Tanta carne al fuoco per il Gardacqua, il complesso sportivo comunale la cui gestione, con le sue piscine coperte e scoperte, le zone servizi e il centro benessere, nel febbraio 2018, era stato affidato per un anno (con possibilità di rinnovo per un ulteriore anno) alla In Sport srl ssd (società sportiva dilettantistica), di Vimercate (Monza Brianza) che ha però preso in carico la struttura solo a luglio 2018. La questione Gardacqua è stata affrontata nel Consiglio comunale in cui è stato approvato il bilancio 2020 con una variazione in entrata di 30mila euro relativa alla struttura. Irene Moretti, del M5S, ha poi detto: «Urge pensare a come fare per risollevare le sorti di un bene che appartiene al Comune e che, fino ad oggi, a causa di scelte sbagliate, si è rivelato un fallimento. Auspichiamo che la struttura sia finalmente completata rendendo funzionale il piano superiore, oggi non usato, dove potrebbero trovare posto ambulatori di medicina sportiva e fisioterapia». È poi intervenuta Anna Codognola, di Nuova Garda, che ha chiesto un incontro col sindaco e l'ufficio tecnico: «Sono varie le questioni non chiare. Non comprendiamo come, a distanza di un anno dall'aggiudicazione, non sia stato firmato il contratto di locazione con la società vincitrice della gara che si è trovata a condurre l’impianto senza pagare l'affitto al Comune, ma percependo gli introiti di gestione. Inoltre il sindaco ci ha riferito che la società ha provveduto a intestarsi le utenze di luce e gas, mentre l'acqua, utenza che incide in modo rilevante nella gestione di una piscina, è ancora pagata dal Comune di Garda. Il Gardacqua ci è costato sinora una marea di soldi». Quanto alla gestione politica e amministrativa dice: «Da sindaco e tecnici, quando ci incontreremo, vorremmo sapere se il contratto sarà retroattiva e con quale decorrenza. Non è chiaro quando lo firmeranno e che durata avrà. Vorremmo poi conoscere i tipi di contratto in essere con i dipendenti». Lorenza Ragnolini, di Garda Futura, ha aggiunto: «Si auspica che un bando pluriennale venga aperto ponendo fine a questa lunga serie di proroghe non più giustificabili da un punto di vista giuridico e politico. Senza contare le gravi carenze strutturali cui solo una gestione a lungo termine potrebbe porre rimedio». Il sindaco ha ribattuto: «La situazione relativa alla gestione delle piscine non desta alcun problema di carattere amministrativo e non ne sussistono nei rapporti col concessionario. L'obiettivo dell'amministrazione è affidare la gestione dell'intero complesso per un periodo di almeno 15 anni in modo che il futuro concessionario possa fare una programmazione che giustifichi interventi anche importanti». Poi ha detto: «Stiamo valutando che tipologia di gara indire per individuare il partner migliore visto che l'attuale ha la concessione della gestione tramite bando per un solo anno, eventualmente rinnovabile per un altro. Finora non abbiamo potuto attivare una procedura di gara», informa, «poiché era pendente il contenzioso con la banca che supportò i maggiori oneri di finanziamento». «Contenzioso», ha rilevato, «che abbiamo vinto per cui ora crediamo di poter programmare il futuro». Sulla firma del contratto non ancora apposta, come evidenziano Codognola e Ragnolini, ha aggiunto: «Il contratto sarà firmato a giorni come concordato il 13 gennaio con la società. Quanto alle utenze abbiamo la corrispondenza in cui l'azienda si impegna a corrispondere le bollette dei consumi dell'acqua che sono sempre rimasti intestati al Comune a differenza di quelli relativi a luce e gas volturati alla concessionaria pochi giorni dopo la consegna». E ha precisato: «I 30mila euro previsti dal bilancio servono al Comune per pagare le bollette dell'acqua, importi che saranno poi recuperati a carico della concessionaria». Sugli interventi in corso a carico del Comune ha aggiunto: «Stiamo ultimando la sigillatura in silicone dei giunti della cupola, intervento necessario a dieci anni dalla costruzione come dimostrato da infiltrazioni che arrivavano a bordo piscina. I lavori stanno per terminare solo ora, essendo stati spesso interrotti a causa di cattive condizioni meteo». Sulla questione nessun commento da parte della In Sport. •

Barbara Bertasi

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