È riuscito nel giro di quindici giorni ad acquistare due Gratta e vinci da sogno: il primo da un milione, il secondo da due milioni di euro, il primo a Modena e l'altro a Garda insieme a un conoscente veronese. Un po’ troppo perché l’Uif, l’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia, non alzasse le antenne e chiedesse alla Guardia di finanza di vederci chiaro.
E così un brasiliano di 40 anni, piastrellista, residente nel Mantovano e un 47enne, residente a Caprino, sono finiti sotto inchiesta della procura di Verona con l’accusa di riciclaggio. Per il momento, lo straniero ha perso anche i soldi: il pm Alberto Sergi ha chiesto e ottenuto dal gip il sequestro preventivo dei due milioni e quattrocentomila euro, ovvero i tre milioni vinti detratto il 20 per cento di tasse. Il sospetto molto forte degli inquirenti è quello che il migrante, arrivato in Italia tre anni fa, abbia avuto una soffiata da un dipendente della concessionaria che distribuisce da Roma i biglietti del Gratta e vinci. Ma l'avvocato dell'uomo replica: «Solo fortunato».
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