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«Vanno coinvolti i Comuni»

Parla di «direzione giusta» e di «progetto da ampliare e allargare ad altri Comuni» Ivano Confortini, ittiologo della Provincia di Verona. «Questa idea era nata anni fa da noi in Provincia ma, purtroppo, non avevamo risorse e personale per portalo avanti. Cosa che invece Ups ha fatto egregiamente», ha proseguito. «Lo scopo è portare sul Garda le uova per dare avvio a un numero di alborelle sufficienti a fare poi la riproduzione naturale di questa specie. Per essere efficace il progetto va ripetuto nel 2020 e nel 2021. Il merito del progetto è anche l'avere individuato un sito produttivo valido come quello della risorgiva dell'Alpo di Villafranca perché è inutile mettere a posto le rive del Garda per favorire la “frega” se non ci sono aole del Garda che si riproducano. In questo modo si può dare la spinta a questo pesce perché si ripopoli e, soprattutto, si coinvolgono sia gli enti che i pescatori perché siano parte attiva per salvaguardare questa specie ittica a rischio estinzione».

G.M

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