Una fascia rosa al braccio del proprio capitano, un gesto semplice per lasciare un messaggio forte. Il Calcio Calmasino lancia un appello a tutte le squadre di Verona e provincia per ricordare la drammatica scomparsa di Chiara Ugolini. Chiara è stata uccisa a pochi passi dal campo di gioco del paese, proprio mentre i calciatori della prima squadra, perlopiù coetanei della ragazza, stavano giocando del tutto ignari del dramma che si stava consumando.
La notizia è arrivata in serata, tramite il passaparola. Parole che mai nessuno avrebbe voluto sentire, l’ennesimo femminicidio, un’altra vita di donna strappata con prepotenza da un uomo. «“Mentre noi festeggiavamo la vittoria nella prima gara stagionale, a meno di un chilometro si consumava l’ennesima violenza contro una donna», racconta il direttore generale del Calmasino Sergio Facchin, «ho saputo la notizia dalla nostra team manager Francesca e sono rimasto senza parole. Ho sentito una voce dentro che mi esortava a fare qualcosa e così, senza interpellare nessuno, come società nel nostro piccolo abbiamo deciso di fare un minuto di silenzio prima della partita di domenica e di lanciare un appello. Chiediamo a tutte le società del territorio di far indossare ai loro capitani una fascia di colore rosa», continua Facchin, «vorremmo che domenica su tutti i campi di Verona e provincia i capitani portassero questo colore, non il nero, ma il rosa. Lo so, non è niente», prosegue l’accorato appello di Facchin, «ma il gesto forse potrà…...e qui mi fermo, perchè ognuno di noi dovrebbe poter completare la frase come preferisce. Ognuno di noi saprà dare un significato, nel frattempo preghiamo per Chiara».
La società ha già preparato la fascia per il proprio capitano Luca Pizzini. Il giocatore la indosserà domenica quando la squadra scenderà in campo a Colà di Lazise per la seconda giornata del Trofeo Veneto di Seconda categoria.