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Una caccia al tesoro per visitare il Museo del lago di Garda

Ragazzini pronti a fare la caccia al tesoro al museo di Garda
Ragazzini pronti a fare la caccia al tesoro al museo di Garda
Ragazzini pronti a fare la caccia al tesoro al museo di Garda
Ragazzini pronti a fare la caccia al tesoro al museo di Garda

Di corsa tra reti da pesca, Pal del Vo', barche ma anche antichi utensili di agricoltura, artigianato e vita quotidiana. È un prezioso scrigno di tradizioni il «Museo territoriale del lago di Garda», da sempre visitato dalle scuole, dove ora si può imparare giocando facendo un'inedita caccia al tesoro. Questo grazie agli alunni delle classi quarte A e B della scuola primaria statale «Floreste Malfer» di Garda, dirigente scolastico Anita Amoia, che, con gli insegnanti, stanno collaborando con il museo. «Da qualche anno l’Istituto comprensivo cerca di promuovere e valorizzare cultura e tradizioni di Garda, coinvolgendo alunni, famiglie e istituzioni del territorio», premette la dirigente. «Quest’anno la creatività degli allievi ha avuto l’obiettivo di sollecitare tutti a visitare questo luogo che custodisce un notevole patrimonio della storia locale, gestito da Comune e volontari». Tutto è iniziato dalla visita. «Alunni e insegnanti si sono chiesti cosa fare affinché lo spazio, che raccoglie oggetti di vita del passato, diventi luogo di aggregazione e fucina di apprendimento attraverso una metodologia accattivante e divertente», dice la dirigente. Come spesso accade i bambini hanno molte idee. Una è stata realizzata: hanno elaborato una «Caccia al tesoro…al museo». L’attività, organizzata dagli insegnanti, ha coinvolto gli alunni per un mese e mezzo. Gli studenti hanno curato ogni fase del progetto. «Hanno individuato gli oggetti significativi, inventato indovinelli, creato mappe, costruito un forziere», continua la dirigente. «Poi hanno realizzato volantini e manifesti pubblicitari. Infine hanno presentato il gioco alle altre classi. È stata un’esperienza coinvolgente e i compagni di quinta, che per primi hanno provato il gioco, si sono divertiti, appassionati e conosciuti meglio. L'esperienza dimostra quanto la sinergia tra istituzioni, dirigenza e amministratori, in particolare l'assessore all'Istruzione Maria Luisa Brunelli e alla Cultura Ivan Ferri, possa essere foriera di formazione e valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali. Ringrazio gli insegnanti coinvolti Alexia Zennaro, Maria Dall’Agnola, Franco Gobbi, Rosario Maltese, Alessandra Rondelli, Alessandra Bianchi». Chiude Ferri: «I ragazzi hanno ideato qualcosa di strabiliante, imparare le tradizioni attraverso il gioco. Quando hanno presentato la caccia al tesoro con una dimostrazione nelle sale, mi ha sorpreso la facilità con cui individuavano i reperti e l'entusiasmo con cui correvano su e giù per il museo alla ricerca degli indizi». Il museo è aperto venerdì, sabato e domenica dalle 14,30 alle 17 e il sabato dalle 10 alle 12,30 (telefonando).

B.B.

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