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Un secolo e mezzo di storia si può conoscere con un «clic»

Silvia Franceschini, una delle archiviste
Silvia Franceschini, una delle archiviste
Silvia Franceschini, una delle archiviste
Silvia Franceschini, una delle archiviste

Un secolo e mezzo del passato di Garda a portata di clic. Il Comune sta riordinando il suo archivio e informatizzando la sua storia. A giugno appariranno on line atti amministrativi, registrazioni, storie, eventi accaduti tra il 1800 e il 1949, con un flash secentesco, materiale raccolto in 400 faldoni di cui 300 già scandagliati e informatizzati. Un lavoro certosino durato due anni che presto sarà concluso. «L'amministrazione ha promosso un progetto di riordino del proprio archivio storico per quel periodo», fa sapere l'assessore alla Cultura Ivan Ferri. «L’intervento, affidato a cooperativa Charta di Mantova, in particolare alle archiviste Elena Lucca, Silvia Franceschini e Ombretta Primavori, è stato approvato dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica di Venezia ed è in corso ormai da un paio di anni. Entro giugno, grazie a un apposito software per archivi, avranno creato una dettagliata banca dati, consultabile online, che permetterà di tracciare il repertorio storico del Comune dando nuove possibilità alla ricerca grazie a un’efficace archiviazione digitale. Inserendo una parola chiave», esemplifica Ferri, «si potrà accedere a un argomento specifico, o a una serie di atti amministrativi ai quali sarebbe stato molto difficoltoso risalire consultando il materiale cartaceo». «Il nostro archivio», precisa Ferri, «conserva oltre 400 faldoni di documentazione, migliaia di pagine che raccolgono moltissimi atti, memoria storica di Garda e del territorio rivierasco. Le archiviste», fa presente, «hanno trovato e ordinato documenti relativi ad aspetti sociali, politici ed economici, altri che danno informazioni sulla costruzione dei maggiori edifici di Garda, come scuole, cimitero, acquedotto, fontane pubbliche, scritture riguardanti la tramvia e la ferrovia che passava per Garda, la posa di briglie nel torrente Tesina, l’apertura dello Stabilimento Bagni nel 1932, notizie sulle edizioni del primo '900 relative alla Gara delle bisse. Sono sa», fa sapere, «anche gli elenchi delle prime persone che soggiornarono negli alberghi di Garda, la proposta di intitolare piazza Catullo a Benito Mussolini, vicende della nobile famiglia Carlotti Rudini. Un «tesoro mnemonico» che abbiamo sentito il dovere di organizzare in modo coerente. «Oltre al carteggio comunale, sono conservati estratti relativi alla Congregazione di Carità». Durante la catalogazione sono stati rinvenuti persino documenti più antichi di cui non si aveva conoscenza. «Quando tutti i 400 faldoni saranno stati catalogati organizzeremo iniziative di promozione per i cittadini», dicono le archiviste. L’obiettivo è quello di dare la possibilità a studenti, studiosi e appassionati di consultare questo prezioso spaccato di storia. •

B.B.

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