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Tra Torri e Brenzone

Un cinghiale in spiaggia a Pai, abbattuto dalla polizia provinciale: era già ferito

Il sindaco Benedetti lancia di nuovo l'allarme e ripropone la taglia su ogni capo abbattuto
Cinghiale in spiaggia a Pai, sul lago di Garda
Cinghiale in spiaggia a Pai, sul lago di Garda
Cinghiale abbattuto a Pai

Un cinghiale di un centinaio di chili, già ferito, è stato abbattuto dalla Polizia Provinciale di Verona mentre si rinfrescava e abbeverava nelle acque del Garda.

La notizia ha davvero del clamoroso e non è che la conferma di quanto, ormai da almeno due anni, si va dicendo nell’alto lago: i cinghiali si sono impossessati del Baldo e, pian piano, sono scesi a valle a ridosso dei centri abitati di Brenzone, di Torri, di San Zeno e di Malcesine.

Così giovedì pomeriggio poco dopo le 16 è scattato l’allarme quando qualcuno ha chiamato sia la Polizia Locale di Torri che i Carabinieri dello stesso paese: un cinghiale di grossa pezzatura si trovava sulla spiaggia a nord di Pai, a ridosso del confine tra Torri e Brenzone, e si era buttato dapprima in acqua e poi circolava tra i massi che si trovano a protezione del lungolago. Sul posto, oltre alla Polizia Locale di Torri e ai Carabinieri, sono intervenute anche le guardie della Polizia Provinciale e il sindaco di Brenzone, Davide Benedetti.

«Sono stato chiamato dai carabinieri di Torri», ha spiegato il primo cittadino, «e mi è stato riferito di questo grosso cinghiale, che si muoveva sulla spiaggia a ridosso del confine tra Pai e Castelletto. Dopo circa due ore e mezza di operazione, alla fine il cinghiale è stato abbattuto dalla Polizia Provinciale sul suolo di Brenzone. Purtroppo non c’era altro da fare e, peraltro, l’animale aveva una grossa ferita sulla parte alta della zampa posteriore destra: o si era ferito da solo nei giorni precedenti o forse, visto che da alcuni giorni era stato avvistato a Pai, è stato investito da qualche automobile, non sappiamo esattamente».

Fatto sta che il cinghiale, quando sono arrivati vigili, polizia provinciale, carabinieri e sindaco, si era immerso in acqua a pochi metri dalla riva e, una volta uscito, ha continuato ad annusare tra i massi che si trovano lungo la sponda. «Anche se oggettivamente mi ha fatto pena e mi dispiace per la situazione», ha detto Benedetti, «devo purtroppo lanciare per la ennesima volta l’allarme: questi animali sono pericolosi, stanno facendo danni inimmaginabili sul Baldo e bisogna fare di tutto per eradicarli al più presto. Così non si può andare avanti. Il fatto che questo esemplare si sia spinto fino alla riva del lago è forse un caso limite, ma non fa altro che documentare che questi suidi ormai sono arrivati fino sul lago, letteralmente, anzi dentro il Garda».

Il primo cittadino riceve infatti continue segnalazioni da parte dei suoi concittadini che lamentano di avere trovato nei campi gli esiti dei passaggi di frotte di cinghiali con i relativi danni. «La situazione è letteralmente insostenibile», dicono da più parti cittadini e amministratori locali.

In novembre Benedetti aveva lanciato una proposta choc: «Sono disponibile a pagare una taglia per ogni cinghiale abbattuto sul territorio di Brenzone», aveva detto il primo cittadino. Che oggi conferma: «ho proposto ufficialmente la questione ai cacciatori e sto aspettando una risposta definitiva: come comune di Brenzone siamo pronti a pagare per ogni abbattimento di capi sul nostro territorio: questa storia deve finire». 

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Gerardo Musuraca

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