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Tutte le emozioni dell’ultra podista

L’ultramaratoneta di nordic walking Carolina Monaci, reduce dal deserto della Namibia nel 2017Il libro di Carolina Monaci
L’ultramaratoneta di nordic walking Carolina Monaci, reduce dal deserto della Namibia nel 2017Il libro di Carolina Monaci
L’ultramaratoneta di nordic walking Carolina Monaci, reduce dal deserto della Namibia nel 2017Il libro di Carolina Monaci
L’ultramaratoneta di nordic walking Carolina Monaci, reduce dal deserto della Namibia nel 2017Il libro di Carolina Monaci

Da atleta a scrittrice. Carolina Monaci, 48 anni, l’ultra runner di Malcesine capace di vincere la sfida di percorrere a piedi e di corsa alcuni dei luoghi più caldi e impervi del mondo in speciali maratone da 250 chilometri (peraltro vinte), ora racconta in un libro le sue incredibili esperienze di sport e di vita. Si chiama «I miei deserti» (Valentina Trentini Editore) e verrà presentato oggi alle 17,30 a palazzo dei Capitani a Malcesine. Lei lo definisce un «manuale di vita», nato proprio dopo aver affrontato i deserti più estremi della terra: da quello del Sahara e della Namibia fino al Lut, in Iran, con temperature che superavano anche i 60 gradi. «Quei luoghi», spiega la super sportiva malcesinese, «non mi hanno solo fatto crescere dal punto di vista sportivo ma mi hanno consentito di intraprendere un profondo percorso interiore, affrontato anche grazie al mio mental coach Vittorio Cantoni». Un volume autobiografico, che racconta non solo Carolina come atleta ma anche come donna, mamma e lavoratrice in quanto è titolare di un residence sul lago. Il primo capitolo, per esempio, parte dalle radici, dalla famiglia d’origine, proveniente da Branzi. È un minuscolo paesino della Val Brembana, in provincia di Bergamo, da dove arrivano i genitori di Monaci. L’atleta è comunque nata e ha sempre vissuto a Malcesine, dove mamma e papà si erano trasferiti dopo un’offerta di lavoro al padre, maestro di sci. «Grazie al mio cammino interiore, sono riuscita a sciogliere le catene provenienti dalle mie radici, che ho saputo poi valorizzare anche grazie ai “miei” deserti», afferma la sportiva. Nel libro Carolina non elogia tanto i successi ottenuti ma il percorso interiore che ha iniziato a intraprendere, in cui ha affrontato (e risolto) anche i momenti difficili della propria vita. Storie di vita che la sportiva melsinea spera possano essere di aiuto anche alle persone che leggeranno il «manuale», da cui poter prendere spunto per spezzare le proprie «catene». «I miei deserti» è dedicato in particolare alle donne e agli adolescenti. «Desidererei che i miei momenti difficili, le mie cadute e i miei fallimenti servissero ai più giovani come monito e insegnamento», spiega l’autrice. «Che diventi insomma un forte messaggio di speranza e di grande ottimismo in merito alla vita tortuosa, misteriosa e affascinante che i giovani vivono in quel periodo della loro vita. Spero che le mie sfide con il deserto possano trasformarli in guerrieri di pace e amore. La vita chiede ai ragazzi il meglio per fare sbocciare il talento e l’autenticità che sono dentro di loro». Dopo l’appuntamento con Malcesine il libro verrà presentato anche sabato 23 novembre alle 16 a Castelletto di Brenzone al Garda Family House e in dicembre pure a Branzi, nel Bergamasco. Il volume è acquistabile durante gli eventi di presentazione o scrivendo via e-mail a carolinamonaci@libero.it. Da domani è possibile comperarlo anche nel negozio «La cartoleria» di Nicola Mattei a Malcesine: in questo caso il ricavato andrà in beneficenza. Dopo le presentazioni al libro, Carolina si preparerà subito per la prossima appassionante sfida, doppiamente estrema: dal caldo torrido del deserto passerà infatti al freddo glaciale del Nord America. Il 30 gennaio parteciperà alla Yukon artic ultra 2020 a Whitehorse in Canada, una gara di 160 chilometri immersa nei ghiacci dell’Artico. •

Emanuele Zanini

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