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Turisti, arrivano ancora prenotazioni

Turisti in vacanza al lago di Garda
Turisti in vacanza al lago di Garda
Turisti in vacanza al lago di Garda
Turisti in vacanza al lago di Garda

Per il Garda veronese quella che si è da poco conclusa e che per certi versi prosegue grazie a un autunno soleggiato e con temperature miti è una stagione turistica positiva. Ci sono più luci che ombre, sebbene rispetto allo scorso anno alcuni operatori turistici rilevino una lieve flessione dovuta a fattori concomitanti, tra cui la ripresa dei viaggi verso destinazioni che negli ultimi anni erano state abbandonate a causa del terrorismo internazionale (Tunisia, Egitto e Medio Oriente) e le condizioni meteorologiche. «Sprovvisti di dati certi, a livello di percezione la stagione 2019 dovrebbe concludersi con una flessione rispetto alla stagione precedente che si aggira intorno al 4-5 per cento», dichiara il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni. «Non possiamo lamentarci, anche perché sarebbe più giusto paragonare i dati attuali con la stagione 2016, prima cioè che ci avvantaggiassimo della situazione di insicurezza dei Paesi del Mediterraneo». Paesi che oggi per risollevarsi dalla crisi «offrono pacchetti molto competitivi», osserva De Beni. A ciò si aggiunge l’andamento meteo altalenante di inizio stagione, con Pasqua e le festività successive baciate dal sole, seguite da un maggio freddo e piovoso. «Tra fine giugno e i primi di luglio è iniziato il recupero adottando la politica delle offerte speciali, ad agosto e settembre si è lavorato bene e stiamo continuando a farlo anche in ottobre con prenotazioni sempre più last minute», prosegue De Beni. L’occupazione delle stanze non è l’unico parametro su cui misurare il buon andamento del settore: «Se si prende in considerazione anche il fatturato la negatività aumenta, perché come accennato per vendere le stanze molti albergatori sono stati costretti ad abbassare i prezzi e a proporre offerte. Il potere di spesa degli ospiti è diminuito negli ultimi anni, la classe media è pressoché scomparsa ed è sempre più profondo il gap tra chi può spendere e chi deve rinunciare alla vacanza in hotel. Basti pensare che le camere più belle, quindi più costose, si vendono con maggiore facilità». CAMPEGGI. Nel basso lago la parte del leone del comparto extralberghiero è giocata dai campeggi-villaggi turistici. «Se abbiamo avuto una flessione non ha superato in media il 2-3 per cento», nota dal canto suo il presidente di AssogardaCamping Giovanni Bernini. «Solo a luglio c’è stato un leggero calo, poi recuperato. Hanno sofferto di più le attività che hanno investito meno nell’ammodernare le proprie strutture», aggiunge, ma la sua analisi guarda oltre: «Ogni anno aprono nuove attività ricettive e quindi l’offerta è sempre maggiore. Non bisogna pensare che ogni stagione dobbiamo crescere più di quella precedente, a un certo punto arriva la saturazione». B&B. «Abbiamo risentito di una flessione, non preoccupante, soprattutto per il proliferare delle locazioni turistiche», dichiara Fabio Fraccaroli, presidente dell’associazione Ospitalità Baldo Garda Valpolicella e Verona, che riunisce una cinquantina di bed and breakfast. Appartamenti per vacanze che negli ultimi anni si sono moltiplicati spesso in modo irregolare. Sono noti i casi di finti b&b scovati a Verona, dove di b&b c’era solo l’insegna, che hanno gettato in cattiva luce chi svolge questa attività seguendo la legge. «Soprattutto in città molti b&b si sono trasformati in locazioni turistiche, più facili da gestire non essendo richieste prestazioni di servizio come la colazione, essendo più flessibile la disciplina dei posti letto e non essendo necessario che proprietario viva in casa», spiega Fraccaroli, ricordando che nel Veneto un passo avanti è stato fatto rendendo obbligatorio il codice identificativo per gli alloggi dati in locazione turistica. Centrale è considerato da tutti il ruolo della promozione turistica, che dopo un lungo periodo di stallo dovrebbe ripartire con l’affidamento delle attività a un soggetto che sarà individuato dalla Camera di Commercio di Verona, capofila della Dmo Lago di Garda, attraverso un bando di gara. •

Katia Ferarro

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