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Trovati altri due chili di cocaina

I carabinieri di Peschiera mostrano i due chili e tre etti sequestrati sulla Berlingo parcheggiata a Lazise
I carabinieri di Peschiera mostrano i due chili e tre etti sequestrati sulla Berlingo parcheggiata a Lazise
I carabinieri di Peschiera mostrano i due chili e tre etti sequestrati sulla Berlingo parcheggiata a Lazise
I carabinieri di Peschiera mostrano i due chili e tre etti sequestrati sulla Berlingo parcheggiata a Lazise

L’ombra dei narcotrafficanti sul lago di Garda si sta allargando sempre più. Nel tardo pomeriggio di giovedì, i Carabinieri del Radiomobile hanno recuperato e sequestrato altri due chili e tre etti di cocaina. Questa ulteriore quantità di stupefacenti, fanno sapere gli investigatori, fanno parte dello stesso carico dei 23 kg sequestrati lo scorso 17 febbraio in occasione dell’arrestato di due fratelli albanesi, Marjo Ndini, 30 anni e Gasper Ndini, 34 anni rilasciato dopo l’interrogatorio con il gip Luciano Gorra anche se il suo arresto era stato convalidato. Proprio dopo il ritrovamento dei ventitrè chili di droga nascosti sia nella Mercedes utilizzata da Marjo Nindi al momento dell’arresto che nella casa del residence di Lazise, i carabinieri hanno continuato le indagini Dopo lunghe ricerche, sono risaliti ad una Citroen Berlingo con targa italiana e intestata ad un amico dei fratelli che, però, fanno sapere gli investigatori, nulla ha a che fare con questo traffico di stupefacenti. Il mezzo era parcheggiato vicino al residence dove il 17 febbraio, i militari dell’Arma avevano trovato 21 chili di cocaina nascosti nel vano creato nel tavolo nella sala della casa a Lazise. Si è così subito proceduto alla perquisizione del veicolo riconducibile a Ndini. In un primo momento, rivelano gli investigatori, sembrava che a bordo del mezzo non vi fosse nulla di illecito. I carabinieri, però, memori del vano nel bagagliaio creato nella Mercedes gls utilizzata da Marjo Ndini al momento dell’arresto al casello di Peschiera, hanno individuato un sottofondo nel bagagliaio al posto della ruota di scorta. Quel vano poteva essere aperto solo con un telecomando e ciò dimostra una volta di più il livello criminale dell’organizzazione di cui Ndini farebbe parte, dicono gli investigatori. Lì sono stati trovati due panetti di cocaina pari ad un peso di due chili e tre etti. Il veicolo e la sostanza stupefacente sono stati subito sequestrati e posti a disposizione della procura di Verona che sta coordinando le indagini. Alla luce di questo nuovo ritrovamento di stupefacenti, appare sempre più chiaro quanto l’area del lago di Garda possa essere diventato cruciale per il traffico di stupefacenti gestito da grosse organizzazioni criminali. •

G.CH.

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