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Trovate tre bombe nel canale Biffis

Il canale Biffis: è stato svuotato per essere pulito ma ha riservato parecchie sorprese FOTO PECORALa ciclabile lungo il Biffis  è stata chiusa ma c’è chi è entrato lo stesso
Il canale Biffis: è stato svuotato per essere pulito ma ha riservato parecchie sorprese FOTO PECORALa ciclabile lungo il Biffis è stata chiusa ma c’è chi è entrato lo stesso
Il canale Biffis: è stato svuotato per essere pulito ma ha riservato parecchie sorprese FOTO PECORALa ciclabile lungo il Biffis  è stata chiusa ma c’è chi è entrato lo stesso
Il canale Biffis: è stato svuotato per essere pulito ma ha riservato parecchie sorprese FOTO PECORALa ciclabile lungo il Biffis è stata chiusa ma c’è chi è entrato lo stesso

Oggi alle 9.30 inizieranno le operazioni di bonifica del canale Biffis, svuotato per la periodica manutenzione, dove sono stati rinvenuti ordigni risalenti alla seconda guerra mondiale. La bonifica, che riguarda il territorio dei Comuni di Pastrengo, Bussolengo, e Rivoli, sarà eseguita dagli uomini dell’8° Reggimento guastatori paracadutisti Folgore che ha sede alla caserma «Briscese» a Legnago. Si inizierà dalla bomba rinvenuta nel canale lungo la strada per Pol, nel territorio di Bussolengo. Il cronoprogramma dei militari della Folgore prevede, a seguire, gli interventi di bonifica nei pressi del ponte di via Capitelli a Piovezzano, nel territorio di Pastrengo e quindi in località Zuane nel Comune di Rivoli Veronese. Il sito di brillamento degli ordigni verrà individuato assieme alle autorità comunali. I carabinieri delle stazioni di Bussolengo, Pastrengo e Caprino si occuperanno della sicurezza e della tutela della pubblica incolumità durante gli interventi. Con ogni probabilità la pista ciclopedonale «Adige Sole», che corre lungo il canale Biffis, potrà riaprire nel fine settimana e verranno revocate le ordinanze dei sindaci di Pastrengo Gianni Testi e di Bussolengo Roberto Brizzi che hanno chiuso la ciclopedonale in seguito al rinvenimento degli ordigni esplosivi. «Nonostante la ciclopedonale fosse stata chiusa con apposita ordinanza, diversi ciclisti, in barba al divieto hanno continuato a transitare nel tratto interdetto al traffico infischiandosene bellamente», denuncia il sindaco Testi, «prova è che sono state divelte le transenne installate per impedire il transito. Non solo, il foglio con l’ordinanza, appeso alle transenne, è stato strappato e gettato a terra. Un esempio di inciviltà avvilente che abbiamo già vissuto qualche tempo fa, quando siamo stati costretti a chiudere la strada che da Piovezzano a Pol perché un autotreno aveva danneggiato il ponte che attraversa il Biffis. In quell’occasione abbiamo dovuto sostituire le transenne, che venivano continuamente spostate, con blocchi in cemento». Lo svuotamento del canale Biffis, che capta le acque dell’Adige, in Trentino, nei pressi di Ala e le porta fino al Chievo, ha riservato altre sorprese. Nel letto del canale ad Avio è stata trovata una Fiat Panda che è stata rubata nel 2007, due motorini e un’altra autovettura Fiat Doblò. Dalle parti di San Vito al Mantico sono emersi anche una Fiat Punto e un altro ciclomotore. Lascia perplessi che solo ora siano stati rinvenuti gli ordigni bellici visto che lo svuotamento del Biffis avviene, per la pulizia, ogni 15-20 anni. Il canale prende il nome dal suo ideatore, Ferdinando Biffis, che lo progettò nel 1913. La costruzione di questa opera idraulica iniziò il 9 settembre 1928 ma fu interrotta nel 1930. Riprese nel 1938 e si concluse nel 1943. Il Biffis è lungo 47 chilometri di cui 8,5 in galleria. Per costruirlo fu necessario rimuovere quasi 6 milioni di metri cubi di terreno. Il lavoro di scavo fu svolto soprattutto a mano e furono impiegati anche prigionieri di guerra. Alimenta due centrali idroelettriche che sfruttano altrettanti salti lungo il corso a Bussolengo e al Chievo. Poco prima della centrale di Bussolengo alimenta anche il canale irriguo Alto Veronese. •

Luca Belligoli

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