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Traghetti, servono centomila euro

La frana sulla Gardesana ripresa da un droneControlli alla frana dal lato del Comune di Malcesine
La frana sulla Gardesana ripresa da un droneControlli alla frana dal lato del Comune di Malcesine
La frana sulla Gardesana ripresa da un droneControlli alla frana dal lato del Comune di Malcesine
La frana sulla Gardesana ripresa da un droneControlli alla frana dal lato del Comune di Malcesine

Da oggi, mercoledì 6 gennaio, al via tariffe agevolate per i cittadini che nelle prossime settimane utilizzeranno le linee straordinarie di battelli e traghetti di Navigarda attivate, o in via di attivazione, per compensare la chiusura della Gardesana causata dall’imponente frana che il 2 gennaio scorso ha sommerso per un’ottantina di metri la SS249 vicino al confine regionale con il Trentino, interrompendola. Navigarda ha diffuso i prezzi speciali per il servizio di trasporto passeggeri sulla tratta Riva-Malcesine e viceversa. Oltre alle tariffe ordinarie, sono stati resi disponibili abbonamenti quindicinali e mensili, rispettivamente da 53 euro e 70,50 euro oltre alla consueta promozione «Conosci il tuo lago» riservata ai residenti dei Comuni gardesani. Per quest’ultimi il costo del biglietto ordinario è di 5,90 euro anziché 9,80. È questione di ore invece per l’attivazione del servizio di traghetto con automobili a bordo che collegherà per un mese i due centri dell’alto Garda. Proprio oggi si riuniranno gli enti locali preposti – dai Comuni coinvolti, alla Provincia di Trento e alla Regione Veneto – per discutere i dettagli operativi dell’iniziativa creata in tempi strettissimi per cercare di venire incontro alle esigenze di studenti e lavoratori che devono spostarsi quotidianamente tra i due territori regionali. LE TARIFFE Per le auto fino a 3,50 metri di lunghezza e moto oltre i 250 cc l’abbonamento per 15 giorni costerà 78,40 euro (invece che 215,60 euro), quello mensile 140 euro (invece che 385 euro). Per le auto fino a 4,50 metri i prezzi passano a 116,20 euro per il quindicinale (invece che 253,40 euro) e 207,50 euro per il mensile (al posto di 452,50 euro). Per le vetture lunghe oltre quattro metri e mezzo si passa rispettivamente a 168 euro per metà mese e 300 euro per trenta giorni. Per le biciclette l’abbonamento è di 53 euro per il quindicinale e 70,50 euro per il mensile. Per le moto fino a 250 cc sempre 53 euro per quindici giorni e 82,50 euro per trenta. «Per la frana del weekend scorso», osserva inoltre Navigarda, «la nostra direzione di esercizio si è da subito resa disponibile per un confronto con la Provincia autonoma di Trento, coordinatrice per l’alto lago, e ha prontamente predisposto un servizio straordinario passeggeri che alle 6 del mattino di lunedì scorso era già attivo, con un notevole sforzo organizzativo». «Nelle ultime ore», fanno sapere dal Comune di Malcesine, «abbiamo raccolto tutte le esigenze delle varie categorie che per necessità hanno bisogno del servizio di traghetto, le stime parlano di almeno 170 persone. Entro domani (oggi per chi legge, ndr) cercheremo di definire i dettagli – a partire dagli orari – insieme a Navigarda e con le amministrazioni locali e regionali. La prima nostra volontà è di risolvere i problemi più urgenti. Sui costi dell’operazione si discuterà in un secondo momento», affermano ancora dall’ultimo paese dell’alto lago veronese. Per il piano straordinario con i traghetti la spesa preventivata si aggira sui centomila euro. Ancora da definire se ci saranno e in che forma contributi da parte degli enti preposti, anche se «tutti sembrano disposti a contribuire», si sbilanciano da Malcesine. MESSA IN SICUREZZA Sull’enorme smottamento che ha travolto la Gardesana, che prima delle ultime comunicazioni di Navigarda ha creato dibattito anche sui social da parte di molti cittadini specialmente sui costi del trasporto via lago, interviene anche Francesca Businarolo, deputata del Movimento Cinque Stelle. «La frana sta creando gravi disagi alla popolazione. Sono necessari interventi urgenti», dice. «Ho interessato il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, affinché sia possibile individuare una soluzione rapida. Molti residenti di Malcesine lavorano in strutture pubbliche e private del Garda trentino, incluso l’ospedale di Riva del Garda e ora sono costretti a viaggi in traghetto a loro spese, nonostante la pandemia in corso. Riaprire il collegamento deve essere prioritario». Nel frattempo prosegue l’intervento sul luogo della frana. Gli operai e i tecnici hanno iniziato a eliminare i massi più imponenti e stanno proseguendo con la messa in sicurezza dell’area per cercare di evitare altri eventuali crolli. La strada rimarrà chiusa almeno fino a venerdì 22 gennaio, ma probabilmente per vederne la riapertura completa si dovrà attendere fino ai primi di febbraio. •

Emanuele Zanini

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