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Lo scontro mortale sul garda

Tragedia di Greta e Umberto: riparte il disegno di legge sull'omicidio nautico

In Senato via libera alla procedura d'urgenza che equipara il reato all'omicidio stradale. Attesa intanto la fissazione dell'udienza d'appello per i due tedeschi condannati in primo grado per l'incidente di Salò
Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, le vittime
Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, le vittime
Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, le vittime
Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, le vittime

Primo passo in Senato per fermare i pirati del mare che a bordo di mezzi a motore provocano incidenti gravi come quello che nel golfo di Salò (sulla sponda Bresciana del Benaco), il 19 giugno 2021, è costato la vita a Umberto Garzarella e Greta Nedrotti.

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Per l'incidente il tribunale di Brescia ha ritenuto responsabili Patrick Kassen e Cristian Teismann. Per i due sono stati disposti rispettivamente 4 anni e 6 mesi e 2 anni e 6 mesi di carcere, ma Kassen è già tornato libero con il solo divieto di dimora nelle province del Garda. I due tedeschi hanno presentato richiesta di appello, e ora si aspetta la fissazione dell'udienza.

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Procedura di urgenza per il ddl

 A dare una stretta potrebbe essere proprio il disegno di legge che ha ottenuto oggi dall’Assemblea il via libera per la procedura d’urgenza. Il provvedimento, che parte da palazzo Madama, non solo introduce nel codice penale il reato di omicidio nautico, ma anche quello di lesioni personali e prevede la stessa disciplina in vigore per l’omicidio stradale.

Una richiesta che era emersa anche l'anno scorso a palazzo di Giustizia in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario.

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In sostanza ai diportisti al timone di imbarcazioni a motore che, sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti, causano il ferimento o la morte di una persona, sarà riservato lo stesso trattamento previsto per gli automobilisti. Una corsa contro il tempo per essere pronti con l’avvio, tra qualche mese, della stagione estiva «a mettere in sicurezza mari, laghi e corsi d’acqua» affinchè non debbano più accadere tragedie come quella che ha coinvolto Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, è stato ricordato in Aula da Aurora Floridia di Avs.

Paroli: evitare impunità. Bazoli: norma condivisibile

«Troppe le vittime di una navigazione fuori controllo da parte di chi evidentemente non sa utilizzare i mezzi di trasporto nautico con correttezza, capacità e diligenza», ha sottolineato Silvia Fregolent di Iv. Mentre per l’azzurro Adriano Paroli, la priorità è «evitare che si ripetano casi di impunità». Erika Stefani della Lega, si è soffermata sul «grande valore sicuramente sotto il profilo punitivo, ma anche sotto un profilo preventivo ed educativo della norma».

Anche il Pd, ha detto Alfredo Bazoli, condivide «l’impianto, l’ispirazione e la ratio di questa nuova normativa». «Mi fa piacere che ci sia un clima positivo attorno a a questa mia proposta di legge. L’urgenza è stata praticamente votata all’unanimità», ha spiegato il presidente della commissione affari costituzionali Alberto Balboni, primo firmatario del provvedimento. «È assolutamente necessario colmare un’ingiustificata differenza di trattamento tra omicidio stradale e omicidio nautico. Il bene della vita è lo stesso, la violazione della norma simile, la punizione deve essere uguale».

Ora è possibile contingentare i tempi

«Inaccettabile - si legge anche nella sua relazione al ddl - che la medesima persona, responsabile della morte di un’altra, alla guida di un’automobile rischierebbe fino a diciott’anni anni mentre alla guida di un’imbarcazione può cavarsela con appena sei mesi». Il ddl, già approvato dall’Aula di palazzo Madama il 23 febbraio 2022, era rimasto al palo per la fine della legislatura. Proprio per questo ora è possibile contingentare i tempi dell’iter parlamentare. Ora il ddl tornerà in commissione Giustizia per valutare se sono necessarie modifiche - si parla di aggiustamenti tecnici - e quanto prima sarà calendarizzato in Aula per passare poi alla Camera per l’approvazione definitiva.

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