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I dati

Torri peggior comune della provincia per contagi. Il sindaco: «E la gente se ne frega»

Parcheggio di Torri off limits per i non residenti
Parcheggio di Torri off limits per i non residenti
Parcheggio di Torri off limits per i non residenti
Parcheggio di Torri off limits per i non residenti

Torri del Benaco è il paese della provincia di Verona col peggior indice di contagi per mille abitanti. A dirlo sono i dati di lunedi 8 marzo che, peraltro, confermano quelli dei giorni scorsi quando però c’era stato un testa a testa tra Torri e Povegliano.

Lunedi, invece, il paese rivierasco si è aggiudicato il triste primato con 10,81 casi per mille residenti davanti al centro del Villafranchese che è sceso a 10,03.

 

Eppure nello scorso week end il parcheggio davanti al castello simbolo di Torri era stato interdetto ai non residenti ed era rimasto quasi quasi vuoto. Ad onta di ciò,però, si erano invece riempiti i parcheggi nelle frazioni quali Crero, Pai e Albisano, zeppi di macchine di turisti mordi e fuggi, intenti a trascorrere l'ultima domenica «gialla» sull'alto lago, prima dei divieti previsti dalla fascia arancione.

Un intenso movimento di auto e di turisti precedente al cambio cromatico per il Veneto nonostante la ordinanza numero 35 del 5 marzo scorso con cui il sindaco di Torri, Stefano Nicotra, aveva voluto dare un segnale molto chiaro: stop ai turisti nella ultima domenica prima dei divieti visto che «la situazione del paese è pessima dal punto di vista sanitario». Non ha usato mezze misure, il primo cittadino, per commentare la situazione e si detto «molto amareggiato per il comportamento di alcuni che, nonostante quanto sta accadendo, si ostinano ancora a girare senza mascherina, oppure a portarla in modo scorretto o, infine, ad alzarla solo quando vedono il sottoscritto o i vigili».

La reprimenda di Nicotra parte dal fatto che «sabato 6 marzo eravamo il paese con il peggiore rapporto tra contagiati e mille abitanti mentre domenica 7 eravamo al secondo posto con 10,48 per mille abitanti. In numero assoluto vuol dire 60 persone positive contro le 67 del giorno prima, davvero tantissime per 3 mila abitanti. Lunedi siamo di nuovo in testa, pazzesco». Numeri che avevano indotto Nicotra a emanare una ordinanza con cui, per l'appunto, era rimasto interdetto il parcheggio del castello scaligero, il più grande di Torri con circa 300 posti, con transenne tranne che per i residenti, a bloccare le vie di accesso al ponte tibetano che si trova a Crero e mette in comunicazione questa località con la frazione di Pai, a chiudere fino alla mezzanotte di domenica il parcheggio sotto al polo scolastico, a vietare ad alberghi, bad and breakfast e affittacamere di ospitare nella stessa stanza persone tra loro non conviventi, ad impedire la somministrazione di bevande o cibi al bancone dei bar e dei ristoranti, a fare pagare il conto solo ai tavolini e altro ancora del genere.

«Sono molto sconfortato», ha ammesso Nicotra, «perchè vedo che, nonostante le centinaia di morti ogni giorno, la gente se ne frega. Non mi rendo conto come possano non capire e non rispettare le regole e mi chiedo cosa altro debba accadere, più della impennata dei contagi e ospedali quasi pieni di nuovo, per indurre le persone a comportarsi bene. Ben venga la fascia arancione anche se, devo dirlo, sono realmente dispiaciuto per i commercianti e per la stagione turistica: non credo proprio, a questo punto, che si potrà riaprire a Pasqua, sul Garda. I vigili sono stati in servizio per tutto il week end e hanno avuto il loro bel da fare per allontanare i turisti dal ponte tibetano». «Non ci sono state discussioni», hanno confermato dal Comando retto dal vicecommissario Domenico Tenca, «ma abbiamo dovuto presidiare mattina e pomeriggio sia il ponte tibetano, che i parcheggi assieme alla protezione civile per evitare alle auto di sostare in paese». Insomma: una sorta di mini-lockdown nel centro storico ma non nelle vie e sui sentieri di Torri che, risultati alla mano, è il più contagiato tra i 98 del Veronese

Gerardo Musuraca

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