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Tentata rapina di Rolex Due arresti in Romania

L’indagine è stata svolta dai carabinieri di Malcesine
L’indagine è stata svolta dai carabinieri di Malcesine
L’indagine è stata svolta dai carabinieri di Malcesine
L’indagine è stata svolta dai carabinieri di Malcesine

I due romeni avevano tentato di strappargli il Rolex in tutti i modi. Il pensionato di 79 anni, però, si era difeso ed era riuscito a farli scappare a mani vuote. È poi servito un anno di caccia all’uomo e ora i due rapinatori sono assicurati alla giustizia. Si trovano reclusi nel carcere di Buzau in Romania con l’accusa di tentata rapina, formulata dalla procura di Verona così com’è emerso dalle indagini dei carabinieri di Caprino. I due sono stati arrestati sulla base di un mandato di cattura internazionale e ora si è in attesa di conoscere l’esito della richiesta di estradizione per C.D., 36 anni e D.L, 28, presentata dal tribunale di Verona e rivolta all’autorità giudiziaria romena. È il settembre dell’anno scorso quando un pensionato di 79 anni sale sulla sua auto in centro a Malcesine. Gli si avvicina un romeno che gli chiede un’indicazione stradale. L’anziano inizia a rispondergli quando si trova improvvisamente aggredito oltre che dal suo occasionale interlocutore anche da un altro giovane. Inizia una colluttazione, i due tentano in tutti i modi di rubargli il suo «Rolex submarine». Il cinturino dell’orologio, però, tiene, la vittima inizia a gridare, i malviventi capiscono la malparata e scappano a mani vuote. L’aggressione non è stata indolore per la vittima: poco dopo l’aggressione all’ospedale di Malcesine, i medici gli riscontrano lesioni al braccio e al polso, guaribili in dodici giorni. Vengono poi subito informati i carabinieri di Malcesine e partono le indagini. Vengono visionati i filmati della telecamere, situate vicino al luogo della tentata rapina. Vengono anche sentiti dei testimoni che hanno assistito all’aggressione. Viene individuata l’auto dei malviventi. Spunta anche il numero di targa del veicolo e si risale così al proprietario: si tratta di un romeno, residente a Monza. I carabinieri si precipitano nel capoluogo lombardo ma nel corso delle prime indagini, i due sono tornati in Romania. La perquisizione nella casa di Monza, però, si rivela proficua: i militari di Caprino repertano un’impronta digitale che viene inviata al polo di dattiloscopia del comando dei carabinieri di Verona. Pochi giorni ed emerge l’identità dei rapinatori. Ci sono, quindi, elementi sufficienti per il pm Gennaro Ottaviano per firmare una richiesta di esecuzione d’arresto internazionale che viene inviato all’autorità giudiziaria romena. La polizia romena riesce ad individuare Buzau la città di residenza dei due malviventi. Sono così scattate le manette e si attende il loro arrivo in Italia per avviare il processo. •

G.CH.

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