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Tassa di soggiorno raddoppiata «Compensiamo le tante spese»

Turisti a Garda: chi pernotterà pagherà una tassa di soggiorno maggiore
Turisti a Garda: chi pernotterà pagherà una tassa di soggiorno maggiore
Turisti a Garda: chi pernotterà pagherà una tassa di soggiorno maggiore
Turisti a Garda: chi pernotterà pagherà una tassa di soggiorno maggiore

Il Comune di Garda raddoppia la tassa di soggiorno. Una mossa per rimpinguare le casse municipali messe a dura prova anche dall'aumento della spesa per l'energia elettrica pubblica. «Potevamo aumentare l'Irpef o l'Imu ma abbiamo preferito optare per una soluzione che non intaccasse le tasche dei residenti», ha affermato durante il consiglio comunale fiume di sabato mattina il sindaco Davide Bendinelli. «Abbiamo avuto spese maggiori per 500 mila euro per le bollette di luce e gas, gli immobili di proprietà del Comune oltre a registrare un minor gettito di entrate sull'Imu per le seconde case pari a 400 mila euro. Questi 900 mila euro complessivi che mancano all'appello dove andiamo a prenderli? Potevamo aumentare l'Imu sui fabbricati delle attività commerciali o incrementare l'aliquota sull'Irpef: abbiamo invece deciso di incidere sulla tassa di soggiorno. Un tributo che non pagano i cittadini e le attività commerciali di Garda ma i turisti. Una tassa che sarà raddoppiata passando da uno a due euro per tutte le strutture ricettive alberghiere ed extralbeghiere, mentre per gli hotel a quattro stelle sarà di due euro e mezzo, tre euro per i cinque stelle», ha illustrato il primo cittadino. Sottolineando che «gli albergatori e i gestori di bed and breakfast hanno un ruolo di esattori in nome e per conto dei Comuni. Non dimentichiamo che la tassa di soggiorno è stata introdotta a Garda nel 2006 e ad oggi non ha mai subito aumenti, nemmeno adeguamenti Istat. Se ciò fosse stato fatto ora saremmo alla cifra attuale o quasi. Non penso quindi sia un problema se un turista anziché pagare un euro di pernottamento al giorno ne pagherà due. E comunque è una decisione che abbiamo preso di comune accordo con le categorie economiche interessate», ha concluso Bendinelli. Secondo i dati presenti nel Documento unico di programmazione (Dup), illustrato dal consigliere Ivan Ferri e poi approvato in consiglio comunale, nel 2022 il centro gardesano ha registrato 869mila 150 presenze. Un dato che seppur provvisorio ha permesso al Comune di incassare circa 900 mila euro e che alla luce del raddoppio della tassa per l'anno in corso porterà il Comune a introitare a fine 2023, presumibilmente oltre un milione e ottocento mila euro. Sulla decisione del Comune di Garda di raddoppiare la tassa di soggiorno non vi è al momento alcun commento da parte di Federalberghi Garda-Veneto, l'associazione che raggruppa oltre quattrocento strutture ricettive della Riviera degli Olivi. «Attendiamo di capire come si muoveranno gli altri Comuni prima di fare qualsiasi tipo di analisi», commenta Ivan De Beni, presidente di Federalberghi, facendo intuire che possano esserci altre amministrazioni intenzionate a toccare al rialzo la tassa di soggiorno. Ma non a Torri, Malcesine e Bardolino che, rispettivamente, tramite il sindaco Stefano Nicotra, l'assessore Livio Concini, e il primo cittadino Lauro Sabaini confermano che non sono previsti ritocchi all'insù. Bardolino nell'anno appena archiviato ha incassato oltre due milioni di euro superando l'anno record del 2019 (un milione 929 mila euro) sempre con le stesse tariffe ferme a un euro a pernottamento per le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere: un euro e cinquanta per gli hotel a quattro stelle, due euro per i cinque stelle. Ha previsto un aumento della tassa di soggiorno invece il Comune di Peschiera con tariffe che variano da un minimo di 1,25 euro (campeggi e hotel di una e due stelle) fino a 2,50 (hotel quattro stelle) per ogni persona e per ogni pernottamento, a seconda della tipologia dell'esercizio ricettivo. Nessun aumento invece per Brenzone e Lazise. «La nostra è la tassa più bassa della Riviera degli Olivi», afferma orgoglioso il sindaco di Lazise Luca Sebastiano, paese che registra il maggior numero di presenze turistiche rispetto a tutti gli otto comuni che si estendono sulla sponda veronese del lago di Garda. •.

Stefano Joppi

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