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Svelato il mistero: l’automobile abbandonata è di un ventenne

L’auto incidentata abbandonata di notte sulla GardesanaLacquaniti della polizia stradale
L’auto incidentata abbandonata di notte sulla GardesanaLacquaniti della polizia stradale
L’auto incidentata abbandonata di notte sulla GardesanaLacquaniti della polizia stradale
L’auto incidentata abbandonata di notte sulla GardesanaLacquaniti della polizia stradale

«Alla guida della Renault abbandonata sabato scorso alle 1.40 al centro della carreggiata di Brenzone c'era un giovane di 20 anni, nato e residente in Trentino. Avremo a breve un confronto con lui e vedremo quali azioni intraprendere». A dare conferma degli sviluppi sul misterioso incidente accaduto nel weekend scorso nel secondo paese dell'alto lago è Girolamo Lacquaniti, dirigente responsabile provinciale della polizia stradale di Verona. Nella notte dello scorso fine settimana, infatti, un forte boato aveva fatto dapprima sobbalzare e poi alzare dal letto alcuni residenti di Brenzone che, all’altezza del bivio che porta a Magugnano, poco più a sud del supermercato Conad, in pieno centro, hanno visto un mezzo semidistrutto e abbandonato di traverso sulla regionale. «L'incidente», ha proseguito Lacquaniti, «è avvenuto come fuoriuscita autonoma. Abbiamo conferma che non c'è stato alcuno scontro con altri mezzi e che non ci sono stati motivi improvvisi per sterzare, a quanto risulta dalle indagini fatte finora». Sul posto era intervenuta la polizia stradale di Bardolino. La ricostruzione degli eventi parla della Renault che stava viaggiando verso sud, in direzione di Peschiera quando, ad un tratto, è andata inspiegabilmente a sbattere contro il muro che si trova sul lato opposto della corsia di marcia e sale verso via Disciplina. In quel punto, tra l'altro, ci sono dei lavori in corso e il cantiere restringe di molto la carreggiata: di giorno è operativo anche un semaforo visto che la corsia di marcia è a senso unico alternato e perché, su entrambi i lati, sia quello est che quello ovest della Gardesana, si stanno realizzando marciapiedi che prima non esistevano. Ma perché, dunque, il ventenne è uscito di strada e, soprattutto, perché si è dileguato abbandonando l'auto in mezzo alla strada, rendendosi irreperibile? Le domande se le sono poste sia la polizia stradale che il sindaco di Brenzone, Davide Benedetti, che il comandante della polizia locale di Brenzone, Domenico Laporta. «In effetti», ha confermato Benedetti, «in quel punto, col cantiere in corso, è difficile correre in auto: cosa sia successo aspettiamo anche noi di capirlo ma abbiamo messo a disposizione della Stradale le nostre riprese delle telecamere. Dobbiamo anzitutto ringraziare la polizia stradale di Bardolino e anche le altre forze dell'ordine perché la sinergia con tutte loro consente alla popolazione di Brenzone di poter contare sempre sul pronto intervento, sia da parte dei nostri vigili che delle altre forze in campo, a qualunque ora». La Stradale, a quanto ha confermato Lacquaniti, ha potuto stabilire che «il ventenne a bordo della vettura era solo ed è il proprietario del mezzo». Ma se non c'erano ostacoli, perché l'auto ha sbattuto dalla parte opposta della corsia di marcia? Ma soprattutto, visto che il ventenne non ha riportato ferite gravi, perché si è dileguato invece di attendere l'arrivo dei soccorsi e del carro attrezzi? «Sul punto», ha osservato ancora il dirigente capo della Stradale, «non possiamo ancora dire nulla ufficialmente: stiamo concludendo alcune verifiche che, posso anticipare, ci faranno decidere se richiedere la verifica della permanenza dei requisiti per la patente o meno». La Stradale sta valutando di richiedere la revisione della patente perché, anche se al comando hanno la bocca cucita, il fatto che la vettura sia stata pericolosamente abbandonata in mezzo alla carreggiata, fra le due corsie, ha creato non pochi sospetti in chi indaga. In particolare, come hanno confermato a Brenzone, il sospetto è che chi guidava potesse essere alterato da alcol o altre sostanze o si sia dileguato per evitare di essere sottoposto ad indagini quando fossero arrivate le forze di polizia.•.

Gerardo Musuraca

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