Sorpreso dai carabinieri Tre mesi ai domiciliari

È stato scoperto dai carabinieri della locale stazione. Il cinquantatreenne S.D. dovrà ora scontare nel centro lacustre, agli arresti domiciliari, gli ultimi tre mesi di una pena complessiva di tre anni e tre mesi di reclusione per i reati di frode in commercio, falso e reati fiscali commessi una decina d’anni fa. L’uomo, coniugato e disoccupato, aveva a suo tempo presentato un’istanza per poter espiare la pena residua (tre mesi) in regime di affidamento in prova ai servizi sociali. In tal modo avrebbe potuto, a suo dire, svolgere la sua regolare attività lavorativa. In realtà in base ad accurate indagini gli uomini dell’Arma hanno riscontrato diverse incongruenze rispetto a quanto aveva dichiarato lo stesso S.D., che aveva sostenuto di svolgere un’attività lavorativa in un’azienda della provincia di Verona. Peccato però che la ditta avesse una sede inesistente, con l’aggravante che la presunta amministratrice della stessa era una persona pluripregiudicata. Interpellato dai militari in merito a quanto aveva dichiarato il cinquantatreenne veronese aveva cambiato versione, sostenendo di svolgere una non meglio precisata attività di consulenza, senza però riuscire a fornire alcun riscontro in merito all’effettività della stessa e neppure in merito a luoghi e orari di svolgimento. I carabinieri hanno quindi comunicato le risultanze investigative all’autorità giudiziaria che ha rigettato l’istanza di messa in prova al servizio sociale disponendo per S.D. l’obbligo di scontare la pena in regime di detenzione domiciliare. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto nell’abitazione di residenza dove espierà, in seguito all’ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Ancona, la pena residua di tre mesi di reclusione.