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Sorpresi tra le 25 piante di droga vicino a un bosco In tre patteggiano la pena

I carabinieri della stazione di Sommacampagna li hanno sorpresi mentre si trovavano tra le venticinque piante di cannabis nascoste in un’area boschiva in località Mischi vicino a Castelnuovo del Garda. Uno dei tre ha anche tentato di disfarsi subito delle foglie «stupefacenti» appena raccolte ma è stato inutile: le manette sono scattate ai polsi di S.B., 21 anni, e i fratelli E.R., 23, e D.R., 20, residenti a Castelnuovo del Garda, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. Ieri mattina si è svolto il processo per direttissima davanti al giudice Alessia Silvi. I tre, tramite i loro difensori, Guido Beghini e Giovanni Chincarini, sono scesi a patti sulla pena con il pm in aula, Susanna Balasini e hanno concordato un anno e otto mesi e ad una multa di 8.000 euro con pena sospesa. Alla fine del processo, sono stati rilasciati e hanno riacquistato la libertà. D’altro canto, la loro situazione era compromessa subito dopo il loro arresto. Dopo aver scovato la piantagione vicino al centro lacustre, i militari di Sommacampagna avevano messo sotto controllo tutta la zona, in attesa di sorprendere i «gestori» di quella serra. E così è successo due giorni fa. Oltre alle venticinque piante con infiorescenze e di altezza massima di due metri, gli investigatori hanno trovato anche 3,4 chili di marijuana, tre grammi di hascisc, una pastiglia di ecstasy e 12 grammi di anfetamine. Si tratta di stupefacente, trovato nelle abitazioni dei tre giovani nell’ambito di una perquisizione disposta dai militari subito dopo il loro arresto. Di più: i carabinieri hanno scovato anche un solaio in una delle abitazioni degli imputati, trasformato in laboratorio dove c’era tutto l’occorrente per produrre e confezionare le dosi di droga pronte ad essere spacciate. Sono così stati trovati anche sette bidoni, una zappa in ferro, un pannello solare, un tubo nero utilizzato per l’irrigazione, 17 vasi in stoffa tra i 30 e i 50 centimetri di diametro, un coltello da cucina e due forbici. I carabinieri hanno ritenuto tutto questo materiale strettamente legato alla produzione di dosi di stupefacente e l’hanno sequestrato. Tutte le 25 piante, infine, sono state sradicate dal campo in località Mischi.

G.CH.

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