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Sindaci, aumenta lo stipendio «Ma qui non ci si arricchisce»

La spesa per i compensi della Giunta in Comune a Brenzone è quasi dimezzata
La spesa per i compensi della Giunta in Comune a Brenzone è quasi dimezzata
La spesa per i compensi della Giunta in Comune a Brenzone è quasi dimezzata
La spesa per i compensi della Giunta in Comune a Brenzone è quasi dimezzata

Riconoscimento in arrivo per i sindaci dei Comuni fino a 3 mila abitanti: grazie ad una norma del governo, sono aumentati gli stipendi dei primi cittadini sia dei Comuni fino a mille abitanti, che in quelli da 1001 a 3 mila. Insomma: buone notizie per i municipi più piccoli fino a 3 mila abitanti tra cui anche Brenzone. Il primo cittadino, Davide Benedetti, vedrà quindi aumentare il proprio stipendio, come pure altri centri di queste dimensioni, di poco meno di 360 euro al mese. «La Conferenza Stato-Città, nella seduta del 23 giugno 2020», ha spiegato la presidente dell’Anpci, Associazione nazionale piccoli comuni italiani, Franca Biglio, «ha approvato lo schema di decreto, richiesto e sostenuto fortemente da Anpci, riguardante l’aumento dell’indennità di carica dei sindaci dei Comuni fino a 3mila abitanti, che potranno avere un'indennità pari a 1.659,38 euro al mese». «È un riconoscimento nei confronti del ruolo dei Sindaci dei piccoli Comuni» attacca il sindaco di Brenzone, «che, spesso, devono far fronte alle problematiche quotidiane con limitate risorse umane ed economiche. Di certo», continua il primo cittadino di Brenzone, «fa piacere perché siamo l’autorità più vicina al cittadino. Credo che l’emergenza del Covid sia stata emblematica». La reazione della gente a questo tipo di notizia come gli aumenti di stipendio degli amministratori pubblici non è sempre esaltante. «Di certo, nel concreto, non si arricchisce nessuno. Basta ad esempio pensare alla difficoltà di trovare candidati, nella scorsa tornata elettorale (a maggio 2019, n.d.r.), nei 9 Comuni dell'Unione Montana del Baldo: ben 3 Comuni hanno visto presentarsi alle elezioni una sola lista. Questo fa capire che, dietro la scelta di candidarsi, ci deve essere molta passione, non voglia di arricchirsi con gli stipendi comunali come, invece, sostengono in molti». Viene spontaneo chiedersi ora a quanto ammonta la spesa a Brenzone destinata alla giunta, visto che ai consiglieri comunali viene dato solo un gettone di presenza di poco più di 17 euro a seduta. «Io sono un dipendente pubblico (e dipendente della Regione Veneto) e, pertanto, percepisco il 50 per cento dell’indennità che sarebbe prevista per il Sindaco. In confronto agli altri anni, la spesa per lo stipendio del sindaco è diminuita? Per fare un raffronto tra il 2018 e il 2020, visto che il 2019 era stato un anno di transizione in quanto i primi 5 mesi era sindaco Tommaso Bertoncelli e, successivamente, sono diventato sindaco io, il costo delle indennità per la giunta è passato da circa 24 mila 500 euro a 13 mila 300 euro». Quali sono le impressioni dopo 12 mesi di governo della macchina comunale di Brenzone? «Se dovessi fare un bilancio, posso dire di essere molto soddisfatto: la squadra amministrativa è preparata e lavoriamo per realizzare quanto ci eravamo impegnati a fare in campagna elettorale. Il clima con i dipendenti è molto buono e questo permette di ottenere risultati». Quanto ha influito il Coronavirus sull’attività dell’amministrazione? Il Covid è stata una mazzata per la nostra economia ma abbiamo cercato di tramutare questa difficoltà in opportunità: il lavoro smart dei dipendenti ha permesso di non bloccare l’attività e, anzi, abbiamo proseguito la realizzazione e la pianificazione di opere negli ultimi mesi. Abbiamo gestito l’emergenza con buonsenso, avendo a cuore la salute dei cittadini e centellinando le risorse come un buon padre di famiglia». •

Gerardo Musuraca

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