Il governo, come annuncia l'Ansa preparerà un decreto legge sull’emergenza siccità, che prevederà fra le altre cose un commissario ad hoc, una cabina di regia fra i ministri interessati e semplificazioni delle procedure per gli interventi necessari. La decisione nell'atteso tavolo di oggi, mercoledì 1 marzo, che si è svolto a palazzo Chigi.
La reazione del Trentino
A questa decisione aveva già detto di essere contrario il Trentino, territorio al quale è strettamente legato il fabbisogno idrico del Veneto e del Veronese in particolare. «Se hanno deciso questo, non è certo il Trentino che si opporrà. Anche se, come ho ribadito, di acqua non ce n’è nemmeno per noi, quindi la vedo dura pensare di obbligarci a cedere acqua ad altri», ha commentato il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina. Che ha aggiunto: «La Provincia di Trento, che ha la sua autonomia, su temi come questi è in grado di decidere. L’abbiamo dimostrato in particolare l’anno scorso quando, di fronte a una crisi eccezionale, abbiamo ceduto acqua anche se non eravamo obbligati a farlo».