Dopo aver sfregiato la sua ex compagna con una coltellata al volto aveva tentato di scappare all’estero ma era stato arrestato poche ore dopo a Reggio Emilia, la notte del 29 maggio scorso. Ieri, a dieci giorni dall’episodio, è arrivata una svolta alle indagini: la sorella 32enne e il cognato 38enne sono stati ritenuti complici e denunciati alla Procura reggiana per concorso in favoreggiamento personale.
L’uomo, un 40enne marocchino di Caprino Veronese, al termine di una lite con l’ex fidanzata - una 52enne veronese - si era armato di coltello e l’aveva ferita prima al viso provocandole un taglio di oltre 20 centimetri e poi al cuoio capelluto. Poi era salito a bordo di un’auto ed era fuggito. Le ricerche erano scattate in tutto il Nord Italia e nella notte i carabinieri di Rubiera lo avevno fermato grazie al sistema tecnologico di rilevazione delle targhe tramite telecamere. Indossava ancora gli abiti utilizzati durante l’accoltellamento e nel bagagliaio i militari avevano trovato due valigie piene di vestiti e affetti personali oltre a 1.500 euro in contanti presumibilmente per fuggire all’estero e che secondo gli inquirenti sono stati forniti dai due familiari oggi denunciati.