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Un 37enne a processo

Sfregiò il viso a un giovane per una spinta in discoteca

La vittima  è un turista di 23 anni
La vittima è un turista di 23 anni
La vittima  è un turista di 23 anni
La vittima è un turista di 23 anni

La vittima del pestaggio, un turista tedesco di 23 anni avrà il volto sfregiato per tutta la vita. La causa? Una spinta involontaria, sostiene l’accusa, data ad un brasiliano di dieci anni più anziano durante una serata primaverile in una discoteca lacustre. È bastato quel semplice contatto involontario per scatenare l’ira di Jivago M. R., 37 anni, residente a Mantova, e colpire con una caterva di cazzotti e pugni lo sfortunato avventore tedesco.

 

Ieri il brasiliano, difeso da Valentina Lombardo e Giuliana Russello, doveva rispondere dal gup Raffaele Ferraro di lesioni gravissime, inferte al turista il 4 maggio del 2019 in una sala da ballo di Bardolino ma non si è presentato. Al termine dell’udienza, il gup lo ha rinviato al processo che inizierà a celebrarsi il prossimo 17 settembre in tribunale davanti al collegio presieduto dal giudice Anna Poli.

 

La situazione per il sudamericano non sembra volgere al meglio. Il capo d’imputazione parla di un’aggressione avvenuta anche con l’ausilio di un bicchiere, usata come arma impropria. Vengono descritte le ferite riportate dal turista tedesco sul volto a partire da un taglio al centro della guancia trapassante con sanguinamento arterioso, altre ferite a zigomo , regione auricolare e collo «da cui derivava», riporta il capo d’imputazione, «uno sfregio permanente al volto».

 

L’accusa di lesioni è aggravata dai futili motivi, perchè recita l’accusa, il brasiliano l’ha colpito solo «per un urto involontario della persona offesa». Lui ieri non era presente nell’ufficio del gup. Inizierà a difendersi dal 17 settembre.

Giampaolo Chavan

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