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Set fotografico
allo zoo: obiettivo
sulle tartarughe

Uno degli scatti realizzati da Joel Sartore al Parco Natura VivaCesare Avesani Zaborra e Joel Sartore al Circolo ufficiali
Uno degli scatti realizzati da Joel Sartore al Parco Natura VivaCesare Avesani Zaborra e Joel Sartore al Circolo ufficiali
Uno degli scatti realizzati da Joel Sartore al Parco Natura VivaCesare Avesani Zaborra e Joel Sartore al Circolo ufficiali
Uno degli scatti realizzati da Joel Sartore al Parco Natura VivaCesare Avesani Zaborra e Joel Sartore al Circolo ufficiali

Le sue fotografie avevano aperto il Giubileo, nella performance artistica «Fiat Lux»: illuminare la nostra casa comune, che ha visto proiettare meravigliosi ritratti di animali sulla basilica di San Pietro. Ritratti intensi, su sfondo bianco e nero, in cui gli animali ci guardano ricordando il nostro dovere di tutelarli. È questo l’obiettivo di Photo Ark, il progetto che sta portando avanti da più di dieci anni uno dei più grandi fotografi di fauna selvatica del mondo, Joel Sartore, collaboratore di National Geographic. Sartore è arrivato in Italia per una sessione di fotografie al Parco Natura Viva su iniziativa di Green Teen Team Foundation, la fondazione guidata dalla giovanissima principessa Theodora Von Liechtestein, impegnata al Parco in un progetto di conservazione delle tartarughe e delle testuggini europee, con lo scopo di attirare l’interesse delle giovani generazioni verso il rispetto e la tutela della biodiversità.

Durante un set di quattro giorni, approfittando del periodo di tranquillità della chiusura invernale al pubblico, il fotografo ha potuto ritrarre numerosi animali andando ad arricchire il suo monumentale progetto di documentazione condotto nei parchi zoologici di tutto il mondo, e che ha visto finora la realizzazione di ritratti di più di seimila specie di animali.

Tra i protagonisti degli scatti realizzati in questi giorni ci sono l’ammotrago (il muflone di montagna), unica pecora selvatica dell’Africa; il damalisco, antilope africana; il bisonte europeo, che partecipa a un progetto di reintroduzione in natura ormai da diversi anni; la tartaruga di Hermann o tartaruga di terra.

«L’immagine ha il grande potere di andare dritta al cuore dello spettatore/lettore, permettendo di conoscere lo straordinario patrimonio della natura, aumentando la consapevolezza sul ruolo di cruciale importanza che riveste l’uomo nella tutela di questo tesoro», ha spiegato il fotografo durante la serata di presentazione del suo lavoro ieri, al Circolo ufficiali di Verona.

E grazie alle sue fotografie sono già stati fatti degli importanti passi avanti nella tutela degli animali.

«In Australia», ha ricordato inoltre Joel Sartore, «i koala vivono per strada, rischiano di essere investiti, e tantissimi muoiono a causa di incidenti o perché vengono attaccati dai cani. La fotografia dei koala morti, in una clinica di recupero di animali, ha convinto il governo australiano a riconoscere il koala come specie protetta».

«Joel Sartore si basa sul principio dello human care, la responsabilità dell’uomo nei confronti delle specie animali», sottolinea Cesare Avesani Zaborra, direttore del Parco Natura Viva. Nella sua arca fotografica tutti gli animali sono importanti, dagli elefanti agli insetti. Ogni singola specie ci guarda negli occhi e ci interroga sul futuro del nostro pianeta.

«Tanti animali ormai si sono estinti», ricorda Sartore, «ma c’è ancora tempo per salvarne altri. La condizione essenziale è che le persone li possano vedere, e scoprire la bellezza della natura, sentendosi responsabili della sua conservazione».

Silvia Allegri

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