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Se non sarà mantenuta la distanza di un metro, un dispositivo suonerà

Annunciata la data di riapertura, Gardaland sta calcolando quanto personale sarà necessario assumere per una stagione che si prospetta più breve del solito ma molto intensa dal punto di vista delle misure di sicurezza da adottare e delle procedure di controllo e sanificazione continua da mettere in atto. Rientreranno sicuramente dalla cassa integrazione in deroga per Covid-19 i 230 dipendenti tra i quali gli addetti degli uffici centrali, che in queste settimane hanno lavorato in smart working, a rotazione. Altre figure sono state impiegate sempre a rotazione nel resort, per garantire continuità della gestione, anche a parco chiuso. Al Sea life aquarium, ad esempio, hanno continuato a operare trainer e addetti alle vasche per mantenere gli animali marini ospitati. Sono rimasti attivi i servizi di sorveglianza, di manutenzione delle attrazioni e cura del verde. A breve tutti dovrebbero tornare al loro posto a tempo pieno. Poi c’è il grande capitolo degli stagionali. Questa mattina è previsto un incontro tra azienda e sindacati per fare il punto sul numero di lavoratori a termine e interinali da assumere, che inevitabilmente sarà più contenuto rispetto alle passate stagioni, quando nei mesi di punta si arrivava a quota 800 addetti. Per garantire la massima sicurezza, comunque, la dirigenza del più grande parco dei divertimenti d’Italia ha investito in tecnologie innovative che Vodafone Business ha progettato per la ripartenza delle imprese, basate sulla tecnologia IoT (internet of things). In particolare, gli operatori che sono impegnati nelle attività di manutenzione del parco potranno utilizzare un sistema di dispositivi wearable che comunicano tra loro e con un tablet. Ognuno sarà dotato di un «tag» ovvero di un’etichetta elettronica che può essere inserita anche nel badge identificativo. La soluzione permette di garantire il corretto distanziamento fisico attraverso segnalazioni acustiche intermittenti a volume crescente, che diventano continue quando la distanza stimata tra due addetti risulterà inferiore alla soglia di sicurezza. Inoltre, il sistema consente di memorizzare in forma anonima gli eventi di allarme e le informazioni temporali in modo da garantire una mappatura e un tracciamento dei contatti in caso di eventuali positività al virus, nel rispetto delle normative sulla privacy. «La sicurezza e la salute dei nostri dipendenti, e quindi indirettamente degli ospiti, è per noi una priorità assoluta e il supporto di Vodafone in questa fase si è rivelato prezioso», commenta Aldo Maria Vigevani, ad di Gardaland. Tutto, quindi, sembra pronto per la partenza di un stagione che parte in ritardo a causa dell’emergenza, provocata dal coronavirus macon l’ottimismo di chi dirige il parco.

VA.ZA.

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