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San Michele torna a splendere «Tenete vivo questo luogo»

Il concerto organizzato domenica alla chiesa di San Michele   FOTO PECORA
Il concerto organizzato domenica alla chiesa di San Michele FOTO PECORA
Il concerto organizzato domenica alla chiesa di San Michele   FOTO PECORA
Il concerto organizzato domenica alla chiesa di San Michele FOTO PECORA

Si sono conclusi in festa i lavori di restauro, studio e valorizzazione durati 15 anni alla chiesa di San Michele Arcangelo, a Gaium, e nel ricordo di chi si è impegnato in loro favore ma questa fine non l’ha potuta vedere. Inoltre, servono ancora soldi per chiudere i conti con l’ultima fase del cantiere avvenuta nel 2019. Domenica scorsa 120 persone hanno partecipato al concerto organizzato dall’associazione culturale Baldo Festival nella frazione di Rivoli, in riva all’Adige, sia per festeggiare la fine dei restauri e il recupero di un luogo suggestivo sia per intitolare il giardino accanto alla chiesetta a Giancarlo Dotti, il responsabile del progetto per conto di Baldo Festival scomparso il 19 maggio scorso. «Senza di lui tutto questo non ci sarebbe stato», afferma la presidente dell’associazione, Annalisa Lonardi. «Lui si è interfacciato con i tecnici e tante volte è stato qui in cantiere, a lui si deve l’idea e la volontà di creare un giardino che fosse un angolo di pace e riflessione». In sua memoria, inoltre, il circolo Noi Bramante di Rivoli ha piantato un ginkgo biloba. Oltre a Dotti è stato ricordato l’architetto Renzo Nicolis, morto un paio d’anni fa, che aderì con entusiasmo al progetto di recupero fin dagli esordi nel 2005 e del quale hanno raccolto il testimone i figli Andrea e Pietro. Non sono mancati i momenti commoventi, durante gli interventi della presidente Lonardi, della compagna di Dotti Veruschka Dossi, dei professionisti impegnati nei restauri (architetti, archeologi, restauratrici) e di amministratori locali tra cui il sindaco rivolese Armando Luchesa, l’ex sindaco Mirco Campagnari candidato alle elezioni del 20 settembre, il consigliere del Bim Adige Luca Gandini. In prima fila all’evento c’erano anche l’altro candidato a primo cittadino di Rivoli, Giuliana Zocca, e il vice presidente del consiglio del Veneto Massimo Giorgetti ricandidato alle regionali. «I soldi raccolti da finanziamenti e donazioni sono finiti, mancano ancora 15mila euro per coprire interamente i costi dell’ultima parte di cantiere e pagare i professionisti che si sono dimostrati generosi oltre che competenti», avvisa la presidente Lonardi. «Sono stati pagati in parte e ancora attendono il resto. Noi faremo di tutto per raccogliere altri fondi e non creare loro troppo disagio, ma abbiamo bisogno di un’iniezione vigorosa da parte di tutti». La presidente ha riconsegnato simbolicamente alla comunità di Gaium e Rivoli la chiesetta risistemata donando al parroco don Massimo Vecchini un quadro con due immagini dell’edificio che la ritraggono prima e dopo la «remise en forme». «Fatene tesoro e tenete vivo questo luogo», continua Lonardi. «Baldo Festival s’impegnerà per organizzarvi qualche evento, visite guidate e un paio di sistemazioni annuali del giardino». In tutta risposta don Vecchini, ringraziando quanti con amore e dedizione si sono impegnati negli anni in favore di San Michele, ha ricordato un’altra impellente necessità: «Spero che come comunità ci impegneremo altrettanto nella sistemazione della chiesa parrocchiale di Gaium, che ha bisogno di interventi per la messa in sicurezza». Lunga la carrellata di nomi fatta da Baldo Festival per ringraziare tutti coloro che sono stati compagni di viaggio del progetto e continuano in tanti casi a far vivere, conoscere e valorizzare il sito storico artistico: dagli ex assessori provinciali Laura Poggi e Marco Ambrosini alla volontaria rivolese Bruna Baccolo che di San Michele è l’amorevole custode da sempre, da Daniela Zanetti del Ctg El Preon di Cavaion che organizza visite guidate a Bruno Castelletti per la Fondazione Cariverona, che è stata tra gli enti che hanno finanziato i lavori, da Gandini per il Bim Adige ai tre parroci di Rivoli, le quattro amministrazioni comunali, i tre presidenti di Baldo Festival che si sono succeduti nei 15 anni di progetto. «Sono tanti gli amici di San Michele di Gaium, ora speriamo che questo luogo torni a essere frequentato e apprezzato come merita», conclude Lonardi. •

C.M.

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