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Sabato con la motonave la benedizione della «Regina del Garda»

Sarà una mattinata di preghiera e spiritualità, di impegno personale e collettivo per la cura del lago di Garda quella organizzata per sabato a bordo della motonave Brescia di Navigarda per la benedizione del lago con la Regina del Garda, appellativo con cui dal 24 settembre 1930 è indicata la statuetta della Madonna del Frassino. L’uscita in battello per ricordare l’incoronazione della statuetta si arricchisce quest’anno di significati. Inserita nel Tempo del creato, periodo dal primo settembre al 4 ottobre in cui si prega per la salvaguardia dell’ambiente, la benedizione si rivolge al lago come risorsa naturale e alle popolazioni che lo vivono, alcune particolarmente colpite dall’emergenza Covid-19. L’uscita in battello, in collaborazione con il santuario della Madonna del Frassino di Peschiera, è organizzata da Frantz Kourdebakir, insegnante di religione che ha avviato un progetto culturale e ambientale per istituire la rete dei «guardiani del Benaco». Per partecipare, contattare Frantz al 328.3863383 o all’email guardianidelbenaco@gmail.com. Il battello partirà alle 9 dal porto di Peschiera, con imbarco dalle 8.15 alle 8.55 (biglietto 10 euro, 7 bambini da 5 a 12 anni, gratis i più piccoli). A Bardolino verrà fatta una sosta per lanciare l’idea del patto educativo sostenibile. Spiega Frantz: «Vuole coinvolgere i dirigenti scolastici del lago per realizzare un progetto didattico unitario per sensibilizzare al rispetto del lago». La gita proseguirà verso punta San Vigilio e il centro del lago, dove avverrà la benedizione. Si toccheranno l’Isola del Garda e Sirmione e prima del rientro a Peschiera, alle 12.30, i sub del Club Peschiera recupereranno ed esporranno la statuina della Madonna posata negli anni Ottanta sul fondale del golfo di Peschiera. «I tempi sono maturi per ridare un’anima al lago di Garda, per ripensarlo come casa comune», sottolinea Frantz citando papa Francesco. E pensando al discorso del pontefice del 27 marzo il battello assume un significato simbolico: «Siamo tutti sulla stessa barca», ricorda Frantz, «se vogliamo affrontare l’emergenza del coronavirus, così come la sfida della salvaguardia del creato, dobbiamo essere insieme. Per questo è importante unire le quattro diocesi che si affacciano sul lago». L’uscita è garantita anche in caso di pioggia.

K.F.

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