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Sabato a Torri l’ultimo saluto Oggi verrà eseguita l’autopsia

L’istituto iperbarico di Villafranca
L’istituto iperbarico di Villafranca
L’istituto iperbarico di Villafranca
L’istituto iperbarico di Villafranca

L’ultimo saluto ad Alberto Tomei si terrà sabato alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Torri del Benaco, suo paese natale. Qui la salma verrà poi tumulata nella tomba di famiglia. Nel frattempo prosegue la ricerca delle motivazioni che hanno causato il tragico evento. Proprio per questo oggi in mattinata verrà eseguita l’autopsia disposta dal magistrato, che dovrà accertare e meglio definire la causa della morte, avvenuta nelle prime ore di martedì all’istituto iperbarico di Villafranca dove Tomei, 54 anni, era stato trasportato per un malore avuto nella serata precedente dopo un’immersione subacquea. I sintomi che hanno portato al decesso sembrano essere riconducibili a un’embolia gassosa arteriosa, malattia da decompressione che può colpire i subacquei nella fase di risalita in superficie. Ma chi conosceva anche il lato sportivo del presidente di Azienda gardesana servizi lo descrive come un sub molto preparato e scrupoloso, tanto da essere anche istruttore di diving. Come faceva spesso, lunedì intorno alle 17 Tomei si era immerso nel lago partendo dalla riva di Torri. Con lui c’era l’amico e compagno di immersioni Gianluca Greco, poliziotto dirigente della divisione amministrativa della questura di Mantova. L’uscita è durata circa un’ora e da una prima ricostruzione non sembra essere stata segnata da difficoltà. Qualche malessere Tomei l’avrebbe però avvertito una volta uscito dall’acqua, ma avrebbe preferito ignorarlo tornando da solo nella sua casa di Torri. Ha perso conoscenza davanti al garage di casa, mentre scaricava l’attrezzatura. A trovarlo in quelle condizioni è stato il cugino, che ha subito allertato i soccorsi. In un primo momento Tomei è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Pederzoli di Peschiera, dove le sue condizioni erano all’inizio sembrate migliorare, e solo nella tarda serata è stato disposto il trasferimento a Villafranca per essere sottoposto al trattamento in camera iperbarica. Purtroppo non c’è stato nulla da fare. Poche ore dopo è avvenuto il decesso, un fulmine a ciel sereno che ha scosso il mondo istituzionale gardesano e non solo. Tomei lascia la moglie Elisa e due figlie, Sara e Martina, di 17 e 22 anni, il papà Antonio e tantissimi amici, molti nell’ambito politico. L’autorità giudiziaria ha preso in custodia la sua attrezzatura subacquea e in particolare la strumentazione che registra i dati delle immersioni, una sorta di «scatola nera», per meglio ricostruire la dinamica dell’accaduto. Unanime il cordoglio di quanti hanno conosciuto Tomei, di cui tutti descrivono la bontà d’animo ma anche la qualità di mediatore tra posizioni diverse per arrivare a un risultato condiviso, come nel caso del nuovo collettore del Garda. Opera, quest’ultima, a cui aveva dedicato quasi un decennio della sua attività all’interno di Azienda gardesana servizi, di cui era al quarto mandato come presidente. Sabato alle 15 a Garda Alberto Tomei sarà ricordato davanti al municipio e con la posa di un presepe sott’acqua, che era stato recuperato durante la giornata ecologica a cui aveva partecipato come sub. «Nel posizionare il presepe ripulito e sistemato ricorderemo Alberto e la sua disponibilità», fa sapere l’amico e consigliere gardesano con delega all’ecologia Sacha Allevato. • K.F.

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