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Rapina ai turisti, stranieri arrestati

Il coltello sequestrato a uno degli arrestati accusati di rapina
Il coltello sequestrato a uno degli arrestati accusati di rapina
Il coltello sequestrato a uno degli arrestati accusati di rapina
Il coltello sequestrato a uno degli arrestati accusati di rapina

Località Campanello, a Castelnuovo del Garda, è uno dei luoghi più frequentati della zona dai giovani. Soprattutto d’estate, quando la località turistica si riempie di turisti, tanti ospiti dei campeggi, che così passano la serata sul lungolago, a bere qualche birra, a volte di troppo, e a scattarsi foto. Così com’era accaduto l’altra notte, per un gruppetto di giovani tedeschi in vacanza. Volevano finire la serata scattandosi foto da mandare agli amici, quando un gruppetto di nord africani li ha aggrediti, picchiati e sottratto uno dei loro cellulari. LE IMMAGINI. Ed è stato proprio questa rapina ad essere provvidenziale per le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo di Peschiera. Perchè è stata la vittima stessa a filmare gli aggressori, visto che mentre è stata rapinata stava filmando. I fatti sono stati riassunti ieri mattina durante una conferenza stampa dei carabinieri di Peschiera dal comandante capitano Salvatore Beneduce e dal capitano Gerardo Longo. A dare l’allarme la sera dell’aggressione, lunedì su martedì, è stato il vigilantes di un campeggio, allertato dalle vittime. L’uomo ha subito chiamato i carabinieri e ha fornito qualche indicazione. I militari conoscono benissimo la zona, che pattugliano frequentemente soprattutto d’estate. È stato così che hanno arrestato il primo aggressore, un marocchino, irregolare in Italia con precedenti penali sia contro la persona che contro il patrimonio. Per lui, l’altra mattina c’è stata la convalida dell’arresto. Per l’uomo la custodia cautelare in carcere. Ma i carabinieri erano certi che sarebbero riusciti ad arrivare anche ad altri complici. IL COMPLICE. E infatti, martedì mattina, quando i carabinieri stavano ormai chiudendo il cerchio, al 112 è arrivata la chiamata di un albergatore che ha denunciato di aver visto un marocchino che si nascondeva tra i corridoi del suo hotel. Così la centrale operativa ha inviato una pattuglia, chiedendo anche l’ausilio di una della polizia Locale, perchè si pensava che in quell’hotel si nascondesse più di un soggetto. In poco tempo i carabinieri hanno scovato lo straniero, che era parzialmente vestito e coperto da un lenzuolo e che inizialmente ha sostenuto di essersi rifugiato in quell’hotel perchè era stato aggredito e rapinato dei vestiti. Scusa poco credibile, visto che comunque, la sua faccia compariva nel video del rapinato. IL FERMO. L’uomo è stato dunque sottoposto a fermo di polizia e presumibilmente questa mattina comparirà davanti al giudice per la convalida del fermo. Intanto ha passato un paio di giornate in carcere a Montorio. Inizialmente l’uomo ha dato una falsa generalità. Lui da qualche giorno era stato raggiunto da un’ordine di espulsione della questura di Bolzano. E ben sapendolo ha tentato di nascondere le sue generalità per evitare conseguenze penali peggiori. I carabinieri hanno sottolineato che soprattutto d’estate vengono potenziati i controlli sul lungolago, nelle zone frequentate dai giovani, e spesso teatri di microcriminalità. MODUS OPERANDI. Come hanno sottolineato Beneduce e Longo, gruppetti di delinquenti cercano di sembrare amici, offrono qualche birra, magari stupefacente, e poi derubano le persone. Soprattutto stranieri che quindi non sanno subito a chi rivolgersi per chiedere aiuto. Di solito agiscono in piccoli gruppi e cercando di dividerli per metterli in condizione di non riuscire a difendersi. In molti casi scelgono vittime che magari sono già un pochino ebbre, e quindi con una minore capacità di difendersi. Uno dei marocchini arrestati aveva con sè anche un coltello da cucina, che in questo caso non ha usato, ma è stato denunciato comunque per quel possesso ingiustificato. •

Alessandra Vaccari

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