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Primo giorno di scuola mancano 60 banchi ma la partenza ci sarà

L’assessore Michela Donatini con il sindaco Davide Benedetti
L’assessore Michela Donatini con il sindaco Davide Benedetti
L’assessore Michela Donatini con il sindaco Davide Benedetti
L’assessore Michela Donatini con il sindaco Davide Benedetti

«Anche a Brenzone l’amministrazione sta cercando di destreggiarsi per cercare di far tornare a scuola tutti nel rispetto delle regola anti-Covid ma stiamo anche cercando di restituire agli studenti una modalità il più simile possibile a com’era prima di questa bruttissima pandemia». A spiegarlo è l’assessore alla scuola e ai servizi sociali, Michela Donatini. Anche a Brenzone, da mesi, ci si sta interrogando su come fare ripartire, il 14 settembre, le lezioni. Non è affatto facile visti i continui mutamenti di scenario e le novità imposte sia dai vari ministeri della scuola e della salute, che dalle Regioni, che dalla Presidenza del Consiglio. «Da tempo si sta monitorando costantemente la situazione che, purtroppo, è in continuo mutamento», ha spiegato Donatini. «abbiamo ipotizzato diversi possibili scenari e le relative soluzioni. Sono molte le variabili coinvolte in questa operazione: dai trasporti, agli organici, al personale assegnato, alle mascherine, al mantenimento delle distanze, al servizio mensa. Tutti questi aspetti, poi, sono concatenati tra di loro. Solo per fare un esempio», ha proseguito, «per quanto riguarda la mensa scolastica della scuola primaria, fino al mese scorso pareva dovesse venire utilizzata come aula per la didattica. Poi l’alleggerimento delle misure sul distanziamento ha permesso di mantenere gli spazi ad uso mensa. Così abbiamo provveduto, tramite la dirigente scolastica dell’istituto di Malcesine, alla richiesta dei banchi monoposto proposti dal ministero dell’istruzione». Tutto a posto, quindi? «Non proprio. Ne abbiamo richiesti circa 60 per avere maggiore flessibilità nel loro posizionamento nella mensa scolastica, ma siamo ancora in attesa della consegna. Speriamo che arrivino in tempo per l’inizio della scuola. Comunque, anche nel caso ci venissero forniti più tardi, dopo l’inizio della scuola, il servizio mensa potrà iniziare: abbiamo previsto il passaggio da uno a due turni in modo da mantenere le distanze tra tutti i fruitori». Ma non è tutto. «Per quanto riguarda la struttura scolastica», ha aggiunto l’assessore Donatini, «sono in corso alcuni adeguamenti di edilizia leggera che permetteranno di utilizzare al meglio gli spazi. Nel frattempo abbiamo già stanziato nel bilancio ulteriori 20 mila euro destinati alla scuola e aderito al bando relativo al Programma operativo nazionale, il così detto Pon, del ministero dell’istruzione e dovremmo così ottenere ulteriori 6 mila euro per le nostre scuole». Gli asili a Brenzone come sono messi? «Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia abbiamo riscontrato un notevole aumento dei bambini iscritti e siamo ancora in attesa dell’eventuale incremento dell’organico. Non appena avremo un risposta in merito potremo valutare e decidere definitivamente. Abbiamo deciso di aderire alla proposta dell’Anci per fare un intervento omogeneo in tutto il territorio regionale riconoscendo, per il periodo di servizio trasporto scolastico non reso a causa dell’emergenza epidemiologica, il corrispettivo pari al 40 per cento di quello spettante in base ai contratti in essere. Insieme alla dirigente scolastica, alla ditta Baldense viaggi (l’affidataria del servizio di trasporto ndr) e agli uffici ci stiamo impegnando a trovare le soluzioni migliori per arrivare ad avere, possibilmente, sicurezza e contenimento dei costi». E conclude: «Infine, per quanto riguarda la scuola primaria e la scuola dell’infanzia di Scalette, durante tutta l’estate si sono susseguiti confronti e sopralluoghi anche con il supporto dei tecnici del Comune per iniziare in sicurezza il nuovo anno scolastico: speriamo di riuscirci», è il finale preoccupato dell’assessore Donatini. •

Gerardo Musuraca

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