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Pittura, quarant’anni di premi
ora diventano una collezione

Palazzo Carlotti: nella sede del Comune una sala ospiterà presto le opere del concorso d’arte
Palazzo Carlotti: nella sede del Comune una sala ospiterà presto le opere del concorso d’arte
Palazzo Carlotti: nella sede del Comune una sala ospiterà presto le opere del concorso d’arte
Palazzo Carlotti: nella sede del Comune una sala ospiterà presto le opere del concorso d’arte

Nuova collezione di opere d’arte a Caprino. Un lavoro importante, guidato dalla passione, sta portando la pro loco del paese, presieduta da Renato Betta, a raccogliere, catalogare e ordinare in una sala del municipio tutti i dipinti e le sculture, al momento 150, che il Comune e la stessa pro loco avevano acquisito quali primi premi del concorso nazionale di pittura e scultura Città di Caprino.

Il concorso era stato ideato negli anni Sessanta da Bruno Scala, iniziato ufficialmente nel 1965 in seguito ad altre positive esperienze, quindi sospeso nel 2008. Una bella iniziativa culturale che si vorrebbe rilanciare, magari in altra forma. «Nel susseguirsi delle numerose edizioni di quel concorso, che si teneva durante la Fiera Montebaldina, che quest’anno giunge alla sua edizione numero 264, furono acquisite molte opere che sono state in parte conservate nei magazzini comunali, in parte collocate a Palazzo Carlotti, sporadicamente messe in mostra durante la fiera», spiega il sindaco Paola Arduini. «Ora, grazie alla pro loco che le ha raccolte e catalogate, saranno conservate in una luminosa sala che l’amministrazione ha reso disponibile a Palazzo Carlotti». Spiega Claudio Facchinetti, consulente artistico della pro loco: «L’idea di raccogliere i quadri ci è venuta l’anno scorso e l’ideatore del progetto è stato Rinaldo Veronesi, dell’esecutivo, che ne ha parlato con sindaco e consigliere Davide Mazzola, che hanno subito condiviso l’intento. I fautori del progetto hanno pensato di convocare i pittori per sentire il loro parere in proposito e chiedere una eventuale collaborazione».

A rispondere con entusiasmo sono stati proprio Facchinetti e Giancarlo Dotti, che spiega: «Siamo andati alla ricerca dei quadri che erano sparsi in varie stanze del Comune, li abbiamo fotografati e schedati per salvaguardare questo patrimonio». Sono 150 i lavori che torneranno alla luce. Il meglio di quel concorso. Precisa Facchinetti: «Il primo tra i quadri premiati che abbiano trovato è del 1968: l’olio su tela Case a Gaon di Benito Tomezzoli (1923-2003) di Garda».

L’iniziativa è in linea con l’indole artistica locale: «Caprino», riprende Facchinetti, «per circostanze fortuite, ha dato i natali, o ospitato per lungo tempo, molti pittori e qualche scultore che meritano di essere ricordati, partendo da Alberto Stringa (1880-1931), Amedeo Maurigi (1895-1974), Lodovico Morando (1917-1987), Gino Carrera (1923-2003), Carlo Diana (1930-2004), Ottavio Gaspari (1934-1986), Benito Tomezzoli, il grande Pino Castagna (1923-2017) recentemente scomparso e molti altri».

«Tra i pittori che hanno soggiornato qui», aggiunge Facchinetti, «mi piace ricordare Salvatore Nocera (1928 -2008), bolognese vissuto a Caprino una ventina d’anni. Proprio quest’estate Bologna lo ha omaggiato con la mostra Salvatore Nocera. Un decennio di ritardo, a Palazzo d’Accursio, presentandolo come uno dei più importanti artisti della seconda metà del Novecento bolognese».

Ma se il passato è glorioso non ci si vuole fermare a quello. Afferma Dotti: «Il passato ci porta a proseguire. L’obiettivo è creare un gruppo culturale della pro loco che segua di aspetti artistici locali. Vorremmo anche creare una pinacoteca in cui organizzare mostre; riproporre concorsi». Facchinetti conclude: «Intanto abbiamo questa sala. Sarebbe bello se altri spazi ci fossero resi disponibili anche da privati. Sempre a questi chiediamo di sostenerci a livello economico o prestando opere per mostre anche temporanee».

Barbara Bertasi

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