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Operaio folgorato dal cavo difettoso

Il cantiere a Boi, l’incidente è avvenuto durante la posa del cemento per una pavimentazione  FOTO PECORA
Il cantiere a Boi, l’incidente è avvenuto durante la posa del cemento per una pavimentazione FOTO PECORA
Il cantiere a Boi, l’incidente è avvenuto durante la posa del cemento per una pavimentazione  FOTO PECORA
Il cantiere a Boi, l’incidente è avvenuto durante la posa del cemento per una pavimentazione FOTO PECORA

Folgorato in un cantiere edile a Boi, frazione di Caprino. Ieri mattina poco dopo le 10, durante i lavori per la costruzione di un annesso agricolo, un operaio è stato colpito da una scossa elettrica. Il dipendente della ditta trevigiana incaricata di svolgere i lavori all’interno di una proprietà privata è stato prontamente soccorso dai compagni presenti nella corte e dai titolari dell’azienda agricola che hanno subito allertato il 118. Sul luogo è giunta l’ambulanza della Croce Rossa e il personale medico ha immobilizzato il paziente, un quarantanovenne italiano, che è rimasto vigile e cosciente. Dalle informazioni raccolte presentava, in seguito alla terribile scossa che l’ha colpito, tutto il braccio destro annerito. Per questo motivo i sanitari hanno richiesto l’invio dell’elisoccorso che ha trasportato l’operaio all’ospedale di Borgo Trento. Ben presto in fondo alla strada chiusa di via Delle Marognole, all’interno dell’azienda dov’è avvenuto l’incidente, sono giunti i carabinieri di Caprino e i vigili del fuoco di Bardolino. Sul posto anche gli uomini del servizio prevenzione igiene sicurezza ambienti di lavoro (Spisal) dell’Ulss 9 per verificare la sicurezza del cantiere. Dalla prime ricostruzioni sembra che l’uomo sia scivolato mentre era in corso la gettata di cemento per la base dell’ampio pavimento: toccando terra avrebbe appoggiato le mani sulla gabbia metallica delle fondamenta, che era stata inavvertitamente messa sotto tensione da un cavo elettrico utilizzato come prolunga per gli utensili degli operai, risultato danneggiato. Fortunatamente, al contatto con la struttura metallica, si è azionato il salvavita che ha immediatamente interrotto il flusso di corrente. A creare il pericolo sembra sia stato proprio l’utilizzo della prolunga, chiesta in prestito dalla ditta esecutrice dei lavori ai proprietari dell’immobile, che non è risultata idonea per quell’impiego. Una volta trasportato il paziente all’ospedale, i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza il tutto e controllato l’area. Il lavoro in cantiere è ripreso a spron battuto con gli operai della ditta tornati alle loro mansioni, rincuorati dalle notizie dello stato di salute del compagno di lavoro, ricoverato in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. •

Stefano Joppi

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