Per la chiesetta di San Michele a Gaium rimessa a nuovo. Per la bellezza del luogo in cui si trova, in riva all'Adige e tra le pareti rocciose della gola della Chiusa. Per ricordare amici che non ci sono più. Centoventi persone hanno risposto al momento di festa e ricordo organizzato ieri da Baldo Festival a Gaium per festeggiare la fine dei restauri della chiesolina durati 15 anni e intitolare il piccolo giardino che si trova accanto a Giancarlo Dotti, il il curatore e responsabile del progetto per conto dell'associazione culturale scomparso improvvisamente la primavera scorsa.
Non sono mancati i momenti commuoventi, durante i discorsi della presidente di Baldo Festival Annalisa Lonardi, di volontari, professionisti impegnati nei restauri (architetti, archeologi, restauratrici etc), amministratori e politici locali.
Oltre a Dotti, è stato ricordato anche l'architetto Renzo Nicolis, che aderì con entusiasmo al progetto di recupero fin dagli esordi nel 2005 e morto un paio d'anni fa senza poterne vedere la fine. I ringraziamenti sono proseguiti verso chi continua con passione a far vivere, conoscere e valorizzare il sito storico artistico, da Bruna Baccolo di Rivoli che ne è la custode alla cavaionese Daniela Zanetti del Ctg El Preon che organizza visite guidate, dai politici, imprenditori ed enti che in 15 anni hanno sostenuto il progetto finanziandolo, fino ai parroci di Rivoli, ai sindaci e agli studiosi. Dopo i discorsi, la serata di ieri alla chiesetta di Gaium è proseguita con un concerto di arpa e flauto e con una bicchierata conviviale.