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Nuova iniziativa: castagni in adozione

Castagneti a Ca’ De Fies sul Monte Baldo
Castagneti a Ca’ De Fies sul Monte Baldo
Castagneti a Ca’ De Fies sul Monte Baldo
Castagneti a Ca’ De Fies sul Monte Baldo

Dopo un 2018 da dimenticare o quasi, per il marrone di San Zeno quest’anno si preannuncia una stagione più nella norma, anche se si sta riscontrando un certo ritardo nella maturazione dei frutti. Ad oggi la stragrande maggioranza dei ricci presenti nei castagneti sul Baldo sono ancora verdi e lontani dallo schiudersi. Ma i produttori sono convinti che per l'inizio della festa delle castagne, programmata dal 19 e 20 ottobre per tre fine settimana consecutivi (26 e 27 ottobre e 1,2 e 3 novembre), la produzione – tutta effettuata naturalmente, di cui circa l'80 per cento certificata biologica, e che avviene tra i 650 e 900 metri – sarà pronta. Se lo scorso anno si erano toccati a malapena i 150 quintali con notevoli problemi di marciume causati dal caldo, per questa annata i volumi dovrebbero tornare alla normalità, arrivando attorno ai 250 quintali, con i frutti di buona qualità. Volumi che potrebbero raddoppiare se si recuperasse parte dei castagneti abbandonati, che rappresenta almeno la metà dei circa duemila ettari totali. L'obiettivo del Consorzio di tutela del marrone di San Zeno Dop, presieduto da Simone Campagnari, e che conta una quarantina di soci con una trentina di aziende produttrici, è promuovere il prodotto baldense, mantenere viva e implementare la coltivazione di questo frutto. Tra le nuove iniziative sviluppate c'è l'operazione «Adotta un castagno». Nella storia questo albero ha allontanato per secoli lo spettro della fame salvando generazioni di famiglie e aiutato a superare la miseria e i lunghi, rigidi e magri inverni con la sola risorsa alimentare di marroni e castagne. La gioia di possedere un castagno, fonte di vita, quindi è grande. «Ma come si fa a dare a tutti la possibilità di avere un castagno?», si domanda Campagnari. Il consorzio ha così pensato di offrire la possibilità a tutte le famiglie di adottare un castagno di San Zeno. L'adozione, che sarà «siglata» da un diploma che riporterà i dati della famiglia adottante e dell'albero (come la località dove si trova, le caratteristiche dell'esemplare e altro ancora), permetterà a chi pratica l'adozione (a pagamento) di visitare l'albero quando vuole, di fare un pic-nic nella zona, di assistere alla tradizionale bacchiatura (il metodo di la raccolta), di raccogliere la quantità di castagne stabilita nell'adozione, di avere agevolazioni per fare acquisti nei negozi del posto, per mangiare nei ristoranti e soggiornare nelle strutture ricettive locali. «L'obiettivo», spiega Campagnari, «è promuovere la millenaria cultura del castagno, avvicinare e far affezionare la gente a questo territorio, promuovendo il turismo anche fuori dalla stagione estiva». Il progetto diventerà operativo il prossimo anno. Un'altra novità riguarda l'uso del prodotto di terza categoria, quello che finora veniva scartato e che da quest'anno è stato utilizzato come ingrediente del cibo per gli animali da ingrassare prima della macellazione, adottato per primo dall'azienda Sartori Carni di Brenzone. Anche quest'anno i prezzi si manterranno stabili attorno ai 7,50 euro al chilo, con il 40 per cento circa del prodotto venduto durante la festa delle castagne e il resto tra negozi specializzati, grande distribuzione e mercati generali all'ingrosso. •

Emanuele Zanini

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