«La raccolta firme contro l’affidamento all’esterno del servizio di urgenza-emergenza all’ospedale di Malcesine proseguirà domenica 1 settembre, dalla mattina al primo pomeriggio, a Castelletto. Ho dato disponibilità ai promotori e concesso loro un tavolo sulla piazza: sono certo che, in concomitanza al 53° trofeo di vela Gorla, in tantissimi avranno la possibilità di firmare per evitare un ulteriore declassamento dell’unica struttura sanitaria pubblica della sponda veronese». Ad annunciarlo è Paolo Formaggioni, ex- assessore di Brenzone e oggi nel Cda della Funivia di Malcesine. Nei giorni scorsi, infatti, un gruppo di dipendenti dell’ospedale di Malcesine, con i due gruppi di minoranza, Vivere Malcesine e Malcesine 2.0, hanno organizzato gazebo per informare la popolazione della situazione del nosocomio. C’erano anche rappresentanti dell’Associazione interregionale disabili motori e del Libero comitato spontaneo salvataggio ospedale di Malcesine, oltre a infermieri e autisti del servizio di emergenza di Malcesine. Ma qual è il problema? «Il problema», riprende Formaggioni, «è che il servizio di urgenza-emergenza rischia di essere affidato all’esterno, anche se il direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera, Pietro Girardi, ha detto che tutto rimarrà invariato, almeno fino a ottobre». «Sono sicuro che a Castelletto, domenica, si potranno raccogliere molte firme», dice l’ex- assessore. «Aiuto volentieri la raccolta firme, però vorrei dire ai promotori che purtroppo il muro contro muro non giova all’ospedale e ai cittadini. Perciò mi auguro che le firme raccolte siano usate in accordo con i gruppi di maggioranza di tutti e tre i Comuni dell’alto lago, Malcesine, Brenzone e Torri, per dare ulteriore forza alle richieste. L’ospedale è di tutti, non ha colore politico, e deve funzionare per chi abita qui e per chi ci arriva, circa 3 milioni di persone da aprile a ottobre».