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Torri del Benaco

Nicotra, un giorno da «sceriffo»: il sindaco blocca due truffatori che si fingevano sordomuti

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Il sindaco di Torri Stefano Nicotra (foto Pecora)
Il sindaco di Torri Stefano Nicotra (foto Pecora)
Nicotra spiega l'intervento (Musuraca)

Da «sindaco tutto-fare» a «sindaco anti-Covid» e adesso anche «sindaco-sceriffo». Comunque lo si veda, Stefano Nicotra, primo cittadino di Torri, è un personaggio. L’altro giorno, con l'aiuto di due dipendenti comunali, è riuscito a bloccare un presunto malvivente e il suo complice, È stato un venerdì pomeriggio piuttosto movimentato quello al lungolago di Torri dove il primo cittadino, con l'aiuto e la complicità della sua segretaria, Francesca Alberghini, e dell’altra dipendente comunale, Diana Morandi, è riuscito a bloccare due persone di nazionalità rumena.

«Ipotizziamo», ha spiegato il sindaco assieme al vicecommissario della polizia locale, Domenico Tenca, «che si facessero consegnare da turisti e cittadini denaro facendo credere di essere sordomuti o comunque portatori di handicap. Avevamo appena finito di mangiare un insieme alla mia segretaria, Francesca e alla dipendente Diana», ha raccontato Nicotra, «quando abbiamo notato questi due uomini sulla sommità del porto: si avvicinavano a vari turisti, specie famiglie con bambini e a residenti, mostravano loro delle documentazioni e si facevano consegnare qualcosa».

 

In azione

Il sindaco e le due donne, poco convinti della questione, si sono alzati e, mentre il sindaco raggiungeva uno dei due, l’altro si allontanava prontamente. «Mentre mi avvicinavo a uno dei due», ha raccontato Nicotra, «questi retrocedeva per non affrontarmi. Mi sono qualificato come sindaco e ho chiesto cosa stessero facendo. Questo tizio ha tentato di scansarmi ma lo ho trattenuto per la cintura e, a un certo punto, non aveva vie di fuga se non gettarsi in acqua. Mi sono poi accorto che aveva appallottolato la carta che aveva in mano e la ha gettata nel lago». Nicotra però non si è perso d’animo e, mentre teneva sotto controllo la persona, ha chiamato lo Yachting Club. «È arrivato a razzo un gommone con a bordo Luca Pallaver, un nostro amico subacqueo professionista», ha ripreso il primo cittadino, «che ha recuperato subito questo foglio e lo ha consegnato alla polizia locale». Nel frattempo le due dipendenti hanno allertato carabinieri e polizia locale, che sono riusciti ad individuare e a bloccare anche la seconda persona portata poi alla caserma dei carabinieri di Torri per essere identificata.

«Abbiamo individuato anche la vettura con la quale sono arrivati a Torri», ha spiegato Tenca che, dopo avere identificato il primo dei due rumeni, ha identificato anche una famiglia di turisti bolzanini da cui i due si erano fatti consegnare dei soldi. Poi è avvenuto anche un «miracolo, una guarigione inspiegabile», ha ironizzato Tenca.

 

La solita truffa

Se infatti, «mentre interagiva con la famiglia di bolzanini, uno dei due si faceva capire a gesti o farfugliando, come ci ha riferito la signora, con noi della polizia locale, invece, lo stesso ha dato le proprie generalità parlando correttamente. Ha fatto credere di essere sordomuto, o comunque di avere qualche handicap per farsi consegnare dei soldi da persone in buona fede», hanno aggiunto Nicotra e Tenca. «Sul foglio recuperato», ha proseguito Tenca, «c’era una lista di una decina di persone con annotato il denaro consegnato. Tutte offerte tra i 5 e i 50 euro al massimo ma che, di fatto, sono state concesse perché queste persone si sono presentate come persone con handicap». I due sono stati denunciati a piede libero ed è stata inviata una segnalazione dei due presunti truffatori alla Procura di Verona.

Al «sindaco-sceriffo» e alle due dipendenti comunali resta la «soddisfazione di avere collaborato per evitare che possibili truffatori continuassero ad approfittare del buon cuore dei turisti e dei residenti, facendosi consegnare del denaro sul lungolago di Torri», ha chiuso Nicotra. Peraltro non nuovo ad azioni piuttosto insolite in prima persona: è facile trovarlo armato di ramazza e pala mentre ripulisce le strade dai danni del temporale, oppure mentre raccoglie cartacce dalle vie. Ai tempi della prima ondata del Covid, Nicotra girava di pattuglia assieme ai vigili urbani per evitare che i cittadini non autorizzati uscissero di casa o andassero a passeggio. È passato alla storia un video in cui spiega ai cittadini alcune azioni e conclude con il suo «non-si-può» scandito e con tanto di accompagnamento del divieto con gesti delle dita. L’ultima evoluzione, ma c'è da scommetterci, solo per adesso, è quella verso il «sindaco-sceriffo».

Gerardo Musuraca

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