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«Nelle classi si è fatta lezione con 39 gradi»

Il giorno dell’inaugurazione della scuola media a Caprino avvenuta il 18 maggio
Il giorno dell’inaugurazione della scuola media a Caprino avvenuta il 18 maggio
Il giorno dell’inaugurazione della scuola media a Caprino avvenuta il 18 maggio
Il giorno dell’inaugurazione della scuola media a Caprino avvenuta il 18 maggio

«Temperature da brividi o altissime, come venerdì scorso quando in classe si sono registrati 39 gradi. Ascensore a lungo mancante come i porta-carta igienica, un'uscita di sicurezza che si apre in uno spazio incolto, lavagne con problemi». Così Cristiano Pastorello, lista civica Amiamo Caprino, capogruppo della minoranza, sintetizza le problematiche riguardanti la nuova scuola secondaria di primo grado. Ma l'amministrazione resta convinta della «bontà di un'opera che ha bisogno di un periodo di assestamento», ribatte il sindaco Paola Arduini. «La struttura», precisa Pastorello, «inaugurata poco prima delle elezioni di maggio, da quando i ragazzi in settembre ne hanno preso possesso lascia quotidianamente emergere situazioni che creano disagio o, addirittura, precarietà sotto il profilo della sicurezza. Già la modalità di finanziamento», ricorda, «il leasing in costruendo, formula adottata di solito nei project financing, era stata valutata incompatibile con il finanziamento ministeriale concesso al Comune, tanto che la minoranza dovette interessarsi con il governo Renzi per trovare una modalità che rendesse utilizzabili le somme stanziate. La formula», spiega, «prevede che l'opera sia realizzata dalla ditta appaltatrice e poi “affittata” al Comune che paga un canone annuo, 200mila euro, per usarla: somma che dovrebbe comprendere anche manutenzione ordinaria e straordinaria. Purtroppo non ci pare sia così». E attacca: «All'inizio dell'anno scolastico un alunno con una gamba fratturata non ha potuto usare l'ascensore perché era fermo, essendo privo di contratto di manutenzione. La temperatura delle aule subisce oscillazioni imbarazzanti: dai 13 gradi di settembre, mentre fuori ce n'erano 25, ai 39 di venerdì scorso quando gli insegnanti hanno dovuto spalancare le finestre e attendere l'ultima ora per arrivare ad averne 26». «Due alunni si sono sentiti male e sono stati chiamati i genitori», aggiunge. Ricordo», continua, «che il testo unico sulla sicurezza prevede che la temperatura negli edifici scolastici resti tra 18 e 22 gradi. Ancora non si capisce chi debba intervenire per regolare l'impianto». Non finisce qui: «Le scale di un'uscita di sicurezza finiscono tra residui di scavi di cantiere con ferri ed inerti su cui cresce abbondante vegetazione che rende pericoloso, se non impossibile, passare in caso di necessità». La lista si allunga. «Non si possono appendere lavagne alle pareti perché queste sono troppo sottili per riuscire a sostenerle. Le lavagne interattive multimediali (Lim, ndr) non hanno ancora la connessione internet e gli insegnanti usano i loro cellulari per fare da ponte e impartire lezioni. Inoltre le Lim hanno a loro volta problemi». E prosegue: «I porta rotoli della carta igienica sono stati installati in novembre, non essendo stati previsti nel progetto, ed ora», ironizza, «manca la carta igienica. Insomma, secondo noi questa scuola è stata collaudata e inaugurata a scopi politici in previsione delle elezioni, senza le verifiche di reale funzionalità. È fisiologico che una struttura nuova abbia bisogno di un periodo di assestamento, ma non tale da poter pregiudicare sicurezza e salute di alunni, insegnanti e personale». •

Barbara Bertasi

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