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Castelnuovo del Garda

Continui furti al cimitero, rubati anche i peluche sulle tombe di bimbi e ragazzi

Il cartello che avvisa della presenza di telecamere al cimitero (foto Pecora)
Il cartello che avvisa della presenza di telecamere al cimitero (foto Pecora)
Il cartello che avvisa della presenza di telecamere al cimitero (foto Pecora)
Il cartello che avvisa della presenza di telecamere al cimitero (foto Pecora)

Da mesi i cimiteri del territorio comunale di Castelnuovo del Garda sono presi di mira dai ladri, che non si fanno riguardo a spogliare le tombe non solo delle composizioni floreali più fresche o pregiate, ma anche degli oggetti che i familiari portano ai propri defunti, piccoli doni spesso di poco valore materiale ma grande dal punto di vista affettivo. I furti si susseguono con frequenza soprattutto al cimitero di Cavalcaselle.

Tra le tombe prese di mira ci sono quelle di giovani e giovanissimi strappati alla vita, su cui i familiari portano anche peluche, cornici con foto che li ritraggono in momenti felici, piccole «coccole» attraverso cui si rende tangibile il legame indissolubile con i propri cari. Oggetti che puntualmente spariscono nel nulla. «Ricevo spesso telefonate di cittadini che si vedono derubati dei loro beni, gesti vergognosi e irrispettosi del dolore altrui», spiega l’assessore a Lavori pubblici, manutenzioni e patrimonio Cinzia Zaglio, lei stessa vittima di furti.

«Conosco dei genitori di Cavalcaselle che portano sulla tomba della figlia oggetti che la settimana dopo non trovano più. Sono atti studiati e mirati», osserva Zaglio. Per cercare di interrompere la catena di furti sono state installate le prime telecamere nei cimiteri di Cavalcaselle e Sandrà. «Siamo partiti da quelli maggiormente colpiti», sottolinea l’assessore, «dove si sono verificati furti anche nelle auto lasciate nei parcheggi. Appena sarà possibile proseguiremo con il cimitero di Oliosi e con quello del capoluogo, dove al momento il fenomeno è ancora marginale». Le telecamere sono cinque a Cavalcaselle e sette a Sandrà. Sono dotate di tecnologia a infrarossi per garantire la visibilità notturna e sono state posizionate in modo da coprire l’intera area cimiteriale sia interna che esterna. In funzione da una decina di giorni, dopo una prima fase di rodaggio sono state collegate alla postazione centralizzata di videosorveglianza della polizia locale. Già durante i primi giorni di utilizzo è stato possibile individuare un presunto ladro. «Durante le prove tecniche abbiamo visto un uomo, vestito in modo distinto, aggirarsi nel cimitero di Cavalcaselle e in quello di Sandrà tra le sei e le sette della mattina», racconta Zaglio, «li ha passati in rassegna entrambi, girava tra le tombe e i loculi con un innaffiatoio e alla fine è uscito con una composizione in mano». Purtroppo non è stato ancora possibile identificare o cogliere in flagrante il responsabile delle sparizioni di oggetti e vasi, ma questa prima «esperienza» è servita per orientare meglio le telecamere. «Ringrazio gli agenti della polizia locale che stanno facendo un lavoro certosino per risalire all’autore o agli autori dei furti», prosegue Zaglio. «Le riprese sono visibili in tempo reale e rimangono registrate per una settimana, ma è difficile avere un controllo assiduo». Per questo l’assessore mette a disposizione anche il suo numero di servizio (324.0104349) e invita i cittadini a segnalare tempestivamente eventuali furti subìti, nella speranza che già la sola presenza degli apparecchi funga da deterrente. Per questa prima fase del progetto il Comune ha speso poco meno di 16mila euro. «Il tema della sicurezza ci è molto caro», conclude Zaglio, «credo che il rispetto dei defunti sia fondamentale, per questo dotare i cimiteri della videosorveglianza è una delle priorità dell’amministrazione comunale». •

Katia Ferraro

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