<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Navigazione, in arrivo nuova ordinanza

Presto sarà regolamentata la navigazione alla baia delle Sirene
Presto sarà regolamentata la navigazione alla baia delle Sirene
Presto sarà regolamentata la navigazione alla baia delle Sirene
Presto sarà regolamentata la navigazione alla baia delle Sirene

Arriverà presto l’ordinanza che regolerà il passaggio delle imbarcazioni tra la riva e i 300 metri di distanza sulle spiagge della Baia delle Sirene e Corno. È l’ispettorato di Porto l’ente deputato a regolare la navigazione, anche sottocosta, sul Garda, tra boe, pontili ed una normativa sempre annodata dalla burocrazia che rallenta i tempi di modifiche. I chiarimenti sono emersi al tavolo tecnico convocato ieri dal sindaco, Davide Bendinelli, sulle problematiche relative allo specchio acqueo antistante la spiaggia libera in località Corno. Erano presenti Squadra nautica della Polizia, la sezione regionale e unità operativa provinciale della Protezione civile, il Comando dei Vigili del fuoco e della Polizia locale, Capitaneria di porto, la Sezione operativa navale Lago di Garda della Finanza e Prefettura. Sul tema sicurezza, si erano mosse le minoranze del Comune di Garda che avevano incontrato il prefetto. Avevano chiesto la messa in sicurezza il fronte spiaggia, fino a Canossa e San Vigilio, tratto sottoposto dal 2010 ad un’ordinanza del Comune che vieta accesso, navigazione, attracco, ancoraggio e ormeggio fino a 300 metri di distanza dalla riva dove ora ci sono boe ormai da sistemare. «Il tavolo ha puntato a chiarire a chi spetti la competenza dell’emanazione di provvedimenti per la gestione della navigazione a ridosso delle rive, che, per noi, sono quelle di Corno e Baia delle Sirene», ha detto Bendinelli. «Sono spiagge balneabili di gran pregio frequentate anche da natanti ormeggiati (ancorati, ndr) alla fonda sottocosta. È necessario, per ragioni di sicurezza, normare la situazione», ha proseguito. Ha ricordato la legge regionale che permette «fino a 300 metri da riva, la navigazione solo a natanti a vela, a remi, a pedale e tavole a vela. La fascia di protezione è ridotta a 150 metri in alcuni tratti del Bresciano. Alle unità a motore è consentito l’attraversamento, a velocità non superiore a 3 nodi, purché la manovra sia perpendicolare alla costa. Poiché essa rimanda la competenza per la gestione delle acque interne all’Ispettorato il provvedimento per delimitare o vietare la navigazione sottocosta spetta a tale ente anche per i restanti Comuni rivieraschi, perciò mi confronterò presto con gli altri sindaci. Bisognerà ora capire se tale eventuale ordinanza possa davvero essere emanata o se servirà modificare la legge regionale. Il Comune di Garda è disponibile ad accollarsi spese, come quella per le boe». Ora, però, si apre un conflitto di regolamento con l’ordinanza comunale del 2010: «Alla luce di ciò, avrebbe dovuto essere emanata dall’Ispettorato». Che si è preso qualche giorno per verificare la questione con l’ Avvocatura regionale. •

B.B.

Suggerimenti