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Mutui dilazionati ma a caro prezzo

Il municipio di Malcesine
Il municipio di Malcesine
Il municipio di Malcesine
Il municipio di Malcesine

Il Comune di Malcesine, attraverso l’approvazione di una variazione di bilancio, ha deciso di rinegoziare 48 mutui in essere con la Cassa Depositi e Prestiti per un valore complessivo di oltre 11 milioni di euro dilazionando la scadenza tra 23 anni, al 2043, attraverso un nuovo piano di ammortamento con un tasso fisso per ciascuno dei mutui. L’amministrazione comunale ha deciso di effettuare questa operazione per far fronte alla crisi causata dall’emergenza sanitaria del Covid 19 e avere maggior respiro nei bilanci dei prossimi anni. Il punto è stato discusso nell’ultimo Consiglio comunale, in cui la minoranza non ha risparmiato critiche sulla scelta da parte del Comune. In particolare i consiglieri di Malcesine 2.0, Stefano Testa e Claudio Bertuzzi, hanno sottolineato che attraverso questo piano il Comune dovrà sborsare due milioni di euro in più. «Questa operazione», ha sottolineato Testa, «darà maggior libertà di manovra nei prossimi anni con impatti positivi sui bilanci, ma poi andranno a pagarla le amministrazioni future e di conseguenza tutti i cittadini attraverso le imposte comunali. La manovra ci costa due milioni di euro che si sarebbero potuti investire per altri scopi». Il capogruppo di Malcesine 2.0 ha fatto l’esempio delle ex Colonie Milano, acquistate dal Comune attraverso un mutuo, con un residuo di 1,5 milioni di euro di capitale da restituire. «Applicando la rinegoziazione, solo per le Colonie andremo a pagare 400mila euro in più». Anche per questo Testa ha definito la decisione dell’amministrazione «una scelta scellerata». Sul punto il sindaco Giuseppe Lombardi ha replicato affermando come la situazione in cui si trovano molti Comuni è grave, per non dire drammatica. «Ci sono alcuni sindaci che solo poche settimane fa dicevano di dover ancora chiudere il bilancio, ammettendo che sarebbero andati dal prefetto per chiedere un commissario ad hoc», ha premesso il primo cittadino melsineo, sottolineando come la crisi abbia colpito diversi Comuni, anche più che Malcesine. Lombardi ha quindi giustificato e ribadito la scelta del prolungamento dei mutui: «Spalmare una cifra del genere in 23 anni significa alla fine 90mila euro all’anno in più. Credo che rischiare problemi economici e finanziari per i prossimi anni sarebbe stato molto peggio. Non sapevamo che il costo dell’operazione ammontava a due milioni di euro», ha ammesso, «ma anche se l’avessi saputo prima, sarebbe stata una scelta che avrei effettuato ugualmente», ha aggiunto Lombardi, confermando: «anche altri Comuni l’hanno fatta». Il punto è passato grazie al voto favorevole della maggioranza, mentre tra le fila della minoranza i due rappresentanti di Malcesine 2.0 hanno votato contrario, mentre Martina Gasparini e Aurora Floridia di Vivere Malcesine si sono astenute. VIGILI E SANZIONI Nel corso della seduta, tra i vari punti all’ordine del giorno si è approvato anche il rendiconto dell’esercizio finanziario 2019, con un avanzo di amministrazione di 3,1 milioni di euro. Sul punto il consigliere Bertuzzi ha chiesto come mai in un solo anno le multe siano passate da 227mila euro a 89mila euro, cioè quasi 140mila euro di incassi in meno da questa voce. Il comandante dei vigili urbani Luigino Bresaola ha sottolineato che non ci sono vigili sufficienti per effettuare controlli e sanzioni. Il personale a disposizione negli ultimi anni è calato sensibilmente, passando da 10 a cinque agenti. Con meno personale a disposizione, questa l’interpretazione del dato, calano anche i controlli su eventuali irregolarità e di conseguenza le sanzioni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Emanuele Zanini

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