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Museo diffuso del Risorgimento Anche il paese entra nel progetto

Forte Leopold Pastrengo è caratterizzata dalla presenza di antichi forti
Forte Leopold Pastrengo è caratterizzata dalla presenza di antichi forti
Forte Leopold Pastrengo è caratterizzata dalla presenza di antichi forti
Forte Leopold Pastrengo è caratterizzata dalla presenza di antichi forti

La giunta comunale ha approvato il protocollo d'intesa del progetto «Viviamo il Museo diffuso del Risorgimento - Alto Mincio» che coinvolge anche i Comuni di Castelnuovo del Garda, Curtatone, Goito, Monzambano, Pastrengo, Peschiera del Garda, Ponti sul Mincio, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio, Villafranca di Verona e Volta Mantovana. Il progetto ha preso il via dalla celebrazione del 150° anniversario della battaglia di Custoza. Il Comune di Sommacampagna ha assunto il ruolo di capofila dell'iniziativa che prevede, tra l'altro, un calendario di 24 uscite (due per ogni Comune), aperte alla partecipazione della popolazione, da realizzarsi il sabato o la domenica della durata due ore. L'area geografica interessata dal progetto è stata teatro delle campagne militari del 1848, 1859 e 1866. L'iniziativa ha come obiettivo l'attivazione di nuove modalità di promozione del territorio unendo l'aspetto storico alle peculiarità eno-gastronomiche e paesaggistiche, definendo un itinerario collegato ai diversi luoghi storici presenti sul territorio. Pastrengo è caratterizzata dalla presenza di antichi forti ed è nota per il celebre episodio storico della Carica dei carabinieri, avvenuta il 30 aprile 1848, durante la prima Guerra d'indipendenza. Il 30 aprile di quell'anno sul far di mezzogiorno, le truppe piemontesi si stavano apprestando ad attaccare gli austriaci, guidati da maresciallo Radestzky, nella fortificata Pastrengo. Re Carlo Alberto di pattuglia, nell'imminenza della battaglia, venne attaccato da un manipolo di teutonici imperiali che, nascosti dalla boscaglia, scaricarono i loro fucili tentando di colpire il sovrano e i suoi soldati. A quel punto il maggiore Alessandro Negri di Sanfront, alla testa di tre squadroni di carabinieri della scorta reale, sferrò una travolgente carica, che consentì a re Carlo Alberto di rifugiarsi in luogo sicuro. Questo fatto d'armi ogni anno viene ricordato in paese con cerimonie ed eventi. Il progetto del Museo diffuso del Risorgimento ha tra i suoi scopi la tutela e la valorizzazione dell'area interessata dalle campagne militari risorgimentali e dovrebbe funzionare anche come trampolino di lancio per il turismo di questo particolare comprensorio. •. L.B.

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