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NEL BRESCIANO

Muore nel Garda cercando di battere il record mondiale di immersione

È finito nel peggiore dei modi il tentativo di record mondiale di immersione alla profondità di 333 metri per Sebastian Marczewski, sabato sera nelle acque del Garda.

 

Poco dopo le 19 il corpo senza vita del sub polacco è stato ripescato nelle acque di Tignale (Brescia) dai subacquei coordinati dalla Guardia Costiera di Salò. Lo sportivo si stava allenando e, dopo una discesa, non è più riuscito a risalire. «Alle 11.45 la Sala Operativa del 1° Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera ha ricevuto una richiesta di soccorso», hanno confermato dalla sala operativa di Salò «dalla squadra che stava assistendo lo sportivo di 41 anni, istruttore subacqueo, che non si è presentato all’appuntamento». Il corpo del sub è stato localizzato a oltre 150 metri di profondità. Marczewski è il quarto sommozzatore polacco ad aver perso la vita nel Benaco negli ultimi tre anni. Il tentativo di record di Marczewski rientrava nella categoria «circuito aperto»: per raggiungere quelle profondità gli atleti possono usare anche l'ausilio di bombole di ossigeno.

 

La scelta di Tignale era riconducibile alle caratteristiche dei fondali che, subito dopo Limone, calano a picco negli abissi gardesani. «L’intervento», hanno spiegato dalla Guardia Costiera di Salò, «ha impegnato l’imbarcazione GCA 58 della Guardia Costiera, quella del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Trento e del Nucleo Sommozzatori dei Volontari del Garda, che hanno iniziato le ricerche strumentali. Dopo le 18 è stato individuato il corpo ad una profondità di circa 160 metri. Le operazioni di recupero sono durate circa un’ora e hanno visto l’utilizzo del ROV, il Remotely Operated Vehicle», robot usato per individuare e recuperare i corpi. Marczewski, originario di Stalowa Wola, cittadina polacca a circa 250 chilometri a Sud della capitale Varsavia, era un ex militare e aveva prestato servizio in Afghanistan dove, dopo la esplosione di una mina, aveva subito danni permanenti alla spina dorsale. L'incidente non gli aveva però tolto la voglia di fare immersioni ed era divenuto un istruttore subacqueo certificato.

Gerardo Musuraca

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