<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il caso

Minacce, Gardaland:
«È un mitomane»
Nessuna conferma

Le precisazioni del parco
L'ingresso di Gardaland
L'ingresso di Gardaland
Sicurezza sul Garda

«Secondo Gardaland sarebbe di un mitomane, il biglietto di minacce scritto in afghano («Uccideremo tutti») trovato all’interno del parco divertimenti di Gardaland.

A renderlo noto la stessa struttura che ricorda come il foglietto, prontamente consegnato alle autorità, è stato trovato il 17 luglio scorso. Ma le forze dell'ordine che indagano sulla vicenda smentiscono per ora di aver individuato l'autore del messaggio.

«A seguito del ritrovamento del biglietto all’interno del parco il 17 luglio scorso, sono state immediatamente interessate le autorità che hanno iniziato le indagini del caso - aveva rilevato Aldo Maria Vigevani Ceo di Gardaland -. Dagli accertamenti e dalle verifiche condotte dai funzionari preposti è emerso che si è trattato di uno scherzo di pessimo gusto, attribuibile ad uno dei tanti mitomani che, in questo periodo, coinvolgono siti sensibili e luoghi affollati come L’Arena di Verona, il Duomo di Milano, il Colosseo a Roma».

«Gardaland mantiene elevato il livello di vigilanza attraverso la propria squadra aziendale emergenza - conclude - che, da sempre, effettua controlli all’ingresso del Parco, all’interno e in tutte le aree ad esso attigue».

Suggerimenti