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MALCESINE

Migliaia di appassionati in volo sul lago di Garda con il parapendio. Ogni anno tra i 20 e i 25mila lanci

Sono tre le scuole, una in paese e due a Caprino
Volo in tandem sul lago di Garda con il parapendio
Volo in tandem sul lago di Garda con il parapendio
Volo in tandem sul lago di Garda con il parapendio
Volo in tandem sul lago di Garda con il parapendio

A chi lo pratica sa regalare forti emozioni che si moltiplicano se gli scenari che si possono osservare quando si è in volo sono il Monte Baldo, il lago di Garda e i panorami mozzafiato che solo quei territori sanno regalare.
Il parapendio è uno degli sport all’aria aperta più praticati nell’area gardesana e montebaldina. Le zone più gettonate dagli appassionati sono a Malcesine e a Caprino, con ricadute positive anche sull’indotto del territorio, a partire dalle attività turistico ricettive.

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Le tre scuole di parapendio presenti in zona si trovano proprio qui: sono Fly2Fun nel paese dell’alto Garda, Deltaland e Yeti Extreme nel centro baldense.
A Malcesine sfruttando la funivia si sale in vetta al Baldo, e non distante da Tratto Spino ci si lancia alla volta della pista di atterraggio, situata poco più a nord del centro storico malcesinese. In molti, specie tra i neofiti in cerca di adrenalina e nuove emozioni, scelgono il tandem, per assaporare tranquillamente il volo al fianco di un pilota esperto. Nell’entroterra montebaldino, invece, i punti di decollo sono tra Prada, Monte Belpo, malga Colonei e Malga Ime, per arrivare poi in pianura tra Caprino e Costermano.
La particolarità e la bellezza del territorio gardesano e baldense attraggono ogni anno migliaia di appassionati che arrivano non solo dall’Italia ma da tutta Europa per provare l’emozione di lanciarsi a volo d’uccello ammirando gli spettacolari paesaggi circostanti.
Le ultime stagioni, tuttavia, non sono state facili. Il Covid ha avuto un impatto negativo anche su questa disciplina sportiva, ma ora la situazione sembra in miglioramento.
«La voglia di evadere e di stare all’aria aperta dopo il lockdown ha fatto rinascere il forte interesse per sport come il nostro», spiega Fiorenzo Graziano, presidente di Fly2Fun, che stima in un migliaio i piloti - tra residenti in zona, turisti e non - che ogni stagione, soprattutto da aprile a ottobre, frequentano l’alto lago, appoggiandosi a scuole locali o estere o arrivando sul posto in autonomia.

Fiorenzo Graziano, presidente di Fly2Fun
Fiorenzo Graziano, presidente di Fly2Fun


L’età media, a quanto riferisce Graziano, nell’alto Garda si aggira tra i 30 e i 35 anni, con prevalenza di uomini.
«Anche se sono in aumento le donne», sottolinea Graziano. È un’attività adatta a tutti, sebbene «i costi iniziali non siano bassissimi, come peraltro per altri sport come lo sci», spiega ancora l’istruttore malcesinese.
Per praticare questa disciplina ci vogliono alcune migliaia di euro tra attrezzature, da acquistare quasi su misura, e corsi, che in certi casi sono un potenziale ostacolo per i più giovani e per chi non ha certe disponibilità economiche. «Rimane comunque uno sport in crescita anche grazie al miglioramento del livello di sicurezza. Noi registriamo una quindicina di nuovi iscritti ogni anno».

 

Sul tema sicurezza ritorna anche Alberto «Yeti» Nonnis di Yeti Extreme, che in sintonia con i colleghi sottolinea: «Il parapendio è uno sport sicuro, pur necessitando di fisicità, maturità ed esperienza. Il livello di sicurezza è notevolmente aumentato negli anni. Precipitare con il velivolo è rarissimo», sostiene Nonnis. «La stragrande maggioranza degli incidenti, per fortuna non gravi, avviene in decollo o in atterraggio per errori tecnici o di valutazione del meteo. Purtroppo la maggior parte riguarda turisti stranieri. All’estero la tecnica necessaria per conseguire i brevetti è inferiore rispetto alla nostra. Servirebbe uniformare la preparazione e il conseguimento dei brevetti».
In merito ai numeri, Nonnis stima un aumento del dieci per cento dei brevetti e del venti per cento dei voli.

 


«I voli sul Baldo sono molto gettonati da tedeschi e olandesi», afferma Nonnis, che si attende a sua volta un incremento di una ventina di allievi, tra stranieri e italiani, nella propria scuola.
Anche Lorenzo De Cicco di Deltaland, uno dei decani di questo sport con all’attivo 44 anni di volo, conferma l’evoluzione tecnica dei mezzi e l’aumento di sicurezza. Tuttavia dal suo punto di vista le presenze non sono in aumento, penalizzate anche, ma non solo, dal Covid che, come per altri settori, ha influenzato in negativo il comparto. «Il trend è stabile. Non ci sono crescite particolari. Ai nuovi ingressi (l’età media è tra i 25 e i 29 anni) fanno da contraltare coloro che interrompono l’attività, dopo alcuni anni», sostiene De Cicco. «Speriamo che la pandemia non sia troppo un freno. Vedremo in futuro cosa accadrà». 

Emanuele Zanini

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