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Ambiente

I livelli del lago sul tavolo della Comunità del Garda: «Rivedere le regole di derivazione»

Assemblea generale dell'ente sabato nella sala consiliare di Desenzano per fare il punto sui temi caldi
Peschiera: l’idrometro che segna il livello dell'acqua del lago di Garda
Peschiera: l’idrometro che segna il livello dell'acqua del lago di Garda
Peschiera: l’idrometro che segna il livello dell'acqua del lago di Garda
Peschiera: l’idrometro che segna il livello dell'acqua del lago di Garda

La situazione del livello del Garda è ancora critica, motivo per cui sarà questo uno degli argomenti più «caldi» al centro dell'assemblea generale della Comunità del Garda convocata per sabato 21 gennaio alle 15 nella sala consiliare di Desenzano.

L'assemblea dei soci (55 comuni delle province di Verona, Brescia, Mantova e Trento) sarà come sempre l'occasione per fare il punto sui temi che riguardano il lago di Garda. Si parlerà dei lavori del nuovo collettore, mobilità e viabilità, regolazione dei livelli, revisione della legge interregionale sulla navigazione da diporto, ma anche della ciclovia del Garda, del tavolo interregionale «Pesca, ittiofauna, habitat lacustre» e dello stato di avanzamento del progetto di navigabilità del Mincio nell'ambito del più ampio sistema idroviario Garda-Venezia.

Argomenti di cui parlerà la presidente (e senatrice di Azione) Mariastella Gelmini nella sua relazione, cui seguirà l'esame del rendiconto operativo ed economico del servizio svolto dalla Guardia Costiera nel corso del 2022. Il focus sul livello del lago e la sua regolazione sarà approfondito da Filippo Gavazzoni, assessore di Peschiera e vicepresidente della Comunità del Garda.

 

Emergenza livello del lago

«Il lago», osserva, «si sta alzando lentamente, ma è ancora basso». Dal 9 al 12 gennaio è salito a quota 46 centimetri sullo zero idrometrico di Peschiera, per ridiscendere a 44 il 13 gennaio. Alcuni dati di confronto: nello stesso periodo dello scorso anno superava i 100 centimetri sullo zero idrometrico, mentre un paragone più vicino può essere fatto con gennaio del 2008 e 2004, quando negli stessi giorni era rispettivamente sopra i 40 e 60 centimetri dopo però aver toccato nelle stagioni estive precedenti il minimo di 8 centimetri (a settembre e ottobre 2022, invece, il minimo stagionale è stato 23 centimetri).

Qualche speranza che quest'anno si possa partire con un buon volume d'invaso all'inizio della stagione irrigua (ad aprile) c'è, ma servono ancora molte precipitazioni sul bacino idrografico del Garda, anche di carattere nevoso. «In Italia il 2022 è stato l'anno più caldo dal 1800», ricorda Gavazzoni citando i dati del Cnr, «lo scorso anno ha superato il 2018, che a sua volta aveva superato il 2014: in otto anni si sono registrate le temperature più alte di sempre. Non solo: nel 2022 il deficit idrico ha toccato il 40 per cento».

 

Nuove regole di derivazione

Da qui la necessità di rivedere le regole di derivazione scritte nel 1965, cioè i criteri per la gestione dei livelli del Garda attraverso l'edificio regolatore di Ponti sul Mincio (manufatto meglio conosciuto come diga di Salionze). «Il cambiamento climatico è già in atto, per cui non sprecare acqua deve essere un imperativo categorico. Ne va dell'interesse di tutti, per garantire il soddisfacimento di tutti gli usi: agricolo, turistico, idropotabile», ribadisce il segretario della Comunità del Garda Pierlucio Ceresa.

Ampia discussione durante l'assemblea sarà riservata anche al tema della mobilità, su cui Gelmini proporrà l'istituzione di un tavolo permanente di confronto tra il Ministero delle Infrastrutture, le regioni e i comuni rappresentati dalla Comunità del Garda per arrivare alla redazione di un Piano d'area complessivo che unisca i progetti su cui si sta discutendo a livello delle tre regioni in cui è diviso il Garda.

Katia Ferraro

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