Ricordate il cucciolo di volpe recuperato in pieno giorno in via Roveggia? Era fine maggio e non si sa come fosse finito nel traffico della Zai rischiando più volte di venire investito e salvandosi a più riprese anche dalle ruote di un camion.
Lo salvò Fabrizio Croci, presidente dell’associazione Onlus Verdeblu, che passava di lì e che riuscì a prenderlo non senza difficoltà, caricarselo in auto e portarlo fino all’oasi naturalista le Risorgive a Castel d’Azzano che gestisce da oltre venti anni e che si occupa del recupero e la cura degli animali selvatici. Anche se nell’ultimo periodo, causa carenza di fondi, il centro non è più in grado di accogliere tutta la fauna selvatica e si occupa solo di rapaci notturni in difficoltà.
La piccola volpe è stata un’eccezione ma non si poteva fare altrimenti. Piccolissima, denutrita, piena di parassiti, probabilmente era rimasta senza la mamma e in cerca di cibo si avventurò lontano dalla tana perdendosi nel traffico della città.
Ieri, dopo due mesi e mezzo di cure durante le quali è stato accuratamente evitato l’imprinting umano, è tornata nel suo ambiente naturale. È stata scelta una bella radura vicino a Malga Pralongo, in località Due pozze a Prada di San Zeno di Montagna ed è stata liberata.
Molto spaventata, soprattutto per il viaggio in macchina, ci è voluto un po’ perché si decidesse a uscire dal trasportino: dopodiché è partita a razzo per una lunga fuga verso i boschi, la casa ritrovata. La zona è stata scelta perché tranquilla e soprattutto per la presenza di una grande pozza d’acqua, molto importante a sostenerla nei primi giorni di acclimatamento prima che inizi la sua nuova vita.
Alla liberazione c’erano ovviamente Fabrizio Croci e tutti i suoi ragazzi, i tanti volontari che rendono ancora possibile l’attività di Verdeblu (Onlus senza scopo di lucro) e le tante iniziative organizzate all’oasi. Dove, venerdì sera, verrà liberato un barbagianni dopo essere stato preso in consegna per un problema alle ali.
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