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BRENZONE

Lettera magica a Santa Lucia: cento chilometri in palloncino da Bergamo a Brenzone

Luigi Faccioli con la letterina di Santa Lucia della piccola Bianca (Foto Pecora)
Luigi Faccioli con la letterina di Santa Lucia della piccola Bianca (Foto Pecora)
Luigi Faccioli con la letterina di Santa Lucia della piccola Bianca (Foto Pecora)
Luigi Faccioli con la letterina di Santa Lucia della piccola Bianca (Foto Pecora)

Ha spiccato il volo da Bergamo una dozzina di giorni fa, appesa al palloncino rosso che la piccola Bianca le aveva attaccato con un nastrino dello stesso colore. Ha superato due province, oltrepassato Brescia, attraversato il lago di Garda spinta da venti e correnti, abbracciata dalle nuvole e scaldata dai raggi del sole. Doveva portare un messaggio importante a Santa Lucia, questa era la missione, anche se la Santa sicuramente conosceva già bene quelle parole custodite nel foglio di carta bianco. Dopo tanto vagare, dopo tanta eroica resistenza, quel palloncino non ce l’ha più fatta, ed è scoppiato. Precipitando – ma tenendo ben stretti nastrino e lettera – nel campo di Luigi Faccioli. Anzi, nonno Luigi che l’altra mattina stava passeggiando nel suo uliveto, in località Boccino a Brenzone con Marlene, la nipotina di cinque anni.

 

«Lì abbiamo un piccolo rustico. Dentro c’è una vasca con dei pesci e stavamo andando a dare loro da mangiare», racconta Luigi. «Per terra abbiamo visto questo foglio, con il nastro rosso e il palloncino ancora attaccati. L’abbiamo portato a casa e con calma ho aperto la letterina, attento a non romperla perché era un po’ bagnata. Probabilmente stava lì, per terra, da un paio di giorni. E si era presa un bel po’ di umidità».

 

L’aveva scritta Bianca: parole e desideri affidati probabilmente alla penna della sua mamma. È datata 28 novembre, una domenica di pioggia a Bergamo. E la bimba la stava probabilmente trascorrendo a casa, pensando ai regali che avrebbe voluto trovare la mattina del 13 dicembre.
«Cara Santa Lucia, mi chiamo Bianca e sono una bambina molto brava e mi piacciono molto i lamponi. La mia mamma e il mio papà mi hanno detto che porti i regali alle bimbe buone. Ma è vero che li porti assieme al tuo asinello? Io ho un’amica che si chiama Orecchietta ed è una elefantina. Ecco la lista dei regali che vorrei ricevere: una cucina grande e in legno, i lego Duplo, un puzzle, un blocco di fogli grandi da colorare. Ti lascerò del latte e dei biscotti per quando verrai a portarmi i regali. La mia firma: Bibi».

 

«Ha attraversato 100 chilometri in linea d’aria, sono andato a guardare sul computer: sono tantissimi», commenta Luigi Faccioli, che poi aggiunge: «Poteva cadere cinquanta metri più in là e nessuno l’avrebbe trovata. Anche per questo motivo mi sono emozionato: è come se ci fosse davvero della magia. Alla fine siamo tutti un po’ bambini e trovare questa lettera me lo ha ricordato. E mi ha riportato alla mente un film della Disney che amo, soprattutto in questo periodo, e che si chiama Un magico Natale». Racconta di una mamma cinica che non crede a Babbo Natale e della figlia che, grazie a un angelo, fa un viaggio al Polo Nord dove Santa Claus le consegna la letterina che proprio la mamma scrisse quando era piccolina. E che poche ore dopo la donna ritrova nel cappotto della figlia.

 

«Mi piace guardarlo con Marlene e con l’altro mio nipote, Morgan. Vorrei che, crescendo, conservassero un po’ di quella magia che ci fa sognare ed emozionare da bambini. Io ho 73 anni e probabilmente sono un po’ troppo sensibile. Ma questa letterina mi ha davvero emozionato».

Francesca Lorandi

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